NESSUNA SCELTA, LA FIORENTINA VUOLE TUTTO: 3° POSTO, EUROPA E COPPA ITALIA. DOMANI IN CAMPO I MIGLIORI. UN PLAUSO ALLA PRIMAVERA

19.02.2014 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
NESSUNA SCELTA, LA FIORENTINA VUOLE TUTTO: 3° POSTO, EUROPA E COPPA ITALIA. DOMANI IN CAMPO I MIGLIORI. UN PLAUSO ALLA PRIMAVERA

Le tossine del ko contro l'Inter sono solo un brutto ricordo. La Fiorentina vola ad Esbjerg con la consapevolezza di dover stringere i denti per superare l'unico ostacolo che la separa dalla sfida contro la Juventus. Del resto non capita a tutti di poter disputare da strafavorita un sedicesimo di finale di Europa League, specie se affrontato con una finale di Coppa Italia in tasca. Da altre parti, ad Appiano Gentile per esempio, in settimana la sera si sta a casa sul divano a guardare la tv o, nel migliore dei casi, si esce per andare al cinema. A Firenze, invece, c'è un'altra filosofia: si porta avanti tutto; campionato, Europa e Tim Cup. Senza fare scelte, senza affidarsi troppo al turnover. Montella lo ha ribadito in tutte le salse: la Fiorentina non si può permettere di privilegiare una o l'altra competizione. Ed è per questo motivo che in Danimarca, l'aeroplanino metterà in campo la miglior formazione possibile, concedendo un meritato riposo a quanti - Aquilani in testa - hanno tirato la carretta fino ad ora ed hanno portato questa squadra in finale a Roma. All'orizzonte - Trabzonspor permettendo - c'è già la doppia sfida coi bianconeri di Conte. Un appuntamento storico, che la Fiorentina non ha alcuna intenzione di fallire. Sempre che la Juventus superi la sua sindrome di Stendhal turca.

Spazio d'obbligo, al termine dell'avventura del Viareggio, va dedicato alla Primavera di Leonardo Semplici, di gran lunga la miglior formazione a livello giovanile di tutta Italia. Una finale di Coppa Italia già ipotecata, un secondo posto in campionato da applausi ed una performance alla Coppa Carnevale bella quanto sfortunata. Ad alzare il trofeo è stato il Milan del giovane Inzaghi ma in finale, contro l'Anderlecht, avrebbe meritato senz'altro di esserci proprio la Fiorentina di capitan Capezzi. I viola sono stati la formazione che ha più colpito amatori ed addetti ai lavori, specie perché gli unici a mostrare una reale identità di gioco sul modello della prima squadra. Un plauso, quindi, a mister Semplici, a tutto lo staff tecnico della Primavera e a tutti i protagonisti di questa breve ma intensa avventura al Viareggio. E' da gruppi come quello costituito dai nostri Lezzerini, Madrigali, Petriccione, Gondo e tutti gli altri che si comprende a chiare lettere come il futuro viola sia in ottime mani. Anzi, nei piedi.