NESSUN DRAMMA MA LA DIFESA COSÌ NON VA. CASTROVILLI MEDIANO NON FUNZIONA. INVECE DI PARLARE DEL FANTASMA JOVIC RITROVIAMO IL MIGLIOR CABRAL. PER FORTUNA È TORNATO BONAVENTURA
Partiamo dal bicchiere mezzo pieno o da quello mezzo vuoto? Chiarendo che sarebbe una follia fare un dramma per un pareggio in trasferta e che non ci sono processi sommari da istruire forse è meglio iniziare da cosa non mi è piaciuto. La difesa, a esempio. Male tutti. Anche Terracciano che pure apprezzo. Nel male tutti inserisco pure Italiano. La squadra non è più brillante dal punto di vista fisico. Come lo era nel suo momento magico. E allora tenere la linea così alta è un suicidio. In questi ultimi periodi abbiamo preso gol sulle rimesse dei portieri e ieri su tre contropiedi uguali. Non ripetiamo gli errori di inizio campionato. Non dobbiamo rinunciare alla voglia di imporre il nostro calcio ma se gambe e testa non sono a cento per cento bisogna stare un po’ più bassi. E, soprattutto, più ordinati.
Male Castrovilli mediano. Non è il suo ruolo. E’ vero che Amrabat è insostituibile. E Mandragora non è al meglio. Con questo scenario deve giocare sempre Duncan. Che ha tempi e posizione. Male anche Cabral. Per il quale, lo ripeto, ho un debole. Qualcuno si è ri-innamorato dell’idea Jovic. Che per me è una follia. E abbiamo perso di vista che la vera Fiorentina ha bisogno del vero Cabral. Va cercato di più dai compagni. Va sostenuto dai tifosi. Va fatto sentire importante. Non abbiamo alternative. Malino anche Barak che si è battuto ma che non funziona dentro il progetto tattico di Italiano.
E veniamo al bicchiere mezzo peno. Intanto giocando male abbiamo pareggiato in trasferta. Poi, è tornato Bonaventura. E il primo pallone è stato un assist fantastico per Ikonè. Jack sarà fondamentale in questo finale di stagione. Lui ha testa e gambe speciali. Sufficiente Ikonè che finalmente ha dimostrato freddezza in fase conclusiva. Se prende fiducia può diventare una pedina preziosa perché ha la qualità per saltare l’uomo. E bene l’orgoglio della squadra che neppure sul 3 a 2 si è arresa. Questo testimonia che il gruppo ha valori anche caratteriali di livello. Serviranno contro il Basilea e nella finale di Coppa Italia contro l’Inter.
Alla fine il pareggio di Salerno che ci lascia comunque in corsa per l’ottavo posto in campionato è un campanellino d’allarme che può essere utile. Riporta tutti con i piedi per terra. E obbliga tutti (giusto mister?) a valutare cosa può fare e cosa non può fare oggi la Fiorentina.