MERCATO SEMPRE PIÙ COMPLICATO. CORVINO DEVE STRINGERE I TEMPI, MA SENZA USCITE NON ARRIVERANNO COLPI IMPORTANTI. BABACAR NON È VICINO ALLA CESSIONE: SOLO INTERESSAMENTI. CAPITOLO ROSSI: LA STRADA È ANCORA LUNGA, TRA RINNOVO E CESSIONE
Giovedì 14 luglio, manca poco più di un mese all'inizio del campionato e la Fiorentina è ancora un cantiere aperto. Pantaleo Corvino è al lavoro, da settimane, ma il budget a sua disposizione è molto vicino allo zero e per questo sarà necessario cedere almeno un cosiddetto big per fare cassa e investire il ricavato nei colpi in entrata. Paulo Sousa non è sereno, almeno per quel che riguarda il calciomercato, e l'arrivo di Corvino a Moena servirà al tecnico per capire quali siano realmente e definitivamente le strategie del dg in questa finestra di trasferimenti estiva. Il tempo però inizia a stringere, la Fiorentina giocherà tantissime amichevoli prima del primo appuntamento ufficiale in stagione in programma per il 21 agosto e la coperta è corta, nonostante debbano tornare i vari Nazionali che hanno preso parte a Copa America ed Europeo.
Servono rinforzi, almeno tre, al netto delle cessioni: manca un difensore centrale, un terzino sinistro come vice Alonso, e un centrocampista, ma potrebbero non bastare, e probabilmente Sousa ha chiesto di più, ma accontentarlo sarà difficilissimo, se non addirittura impossibile. Budget zero, e nelle ultime settimane si è parlato a più riprese della possibile cessione di Khouma El Babacar, spesso indicato come primo nome della lista delle uscite di Pantaleo Corvino. Il suo addio però è tutt'altro che vicino: ci sono stati interessamenti, questo è vero, da parte di club italiani, ma soprattutto provenienti dalla Premier League, ma niente di più. Il mercato è fermo, non solo in casa viola, le cose possono cambiare da un giorno all'altro, ma nessuna società sembra essere vicina a formulare un'offerta concreta e questo complica molto i piani dello stesso direttore generale viola. Intanto Babacar sta continuando a lavorare a parte, ma dietro a tutto questo non c'è una cessione imminente. Lo staff medico non vuole infatti rischiare ricadute dopo l'infortunio subito dal senegalese sul finire della passata stagione, niente di più. Ma c'è dell'altro: il numero 30 viola non è un pacco postale, e anche se dovesse arrivare una proposta vantaggiosa per la Fiorentina, il giocatore dovrà essere convinto dal progetto, perché non accetterebbe un ruolo di secondo piano in nessuna squadra al mondo. Insomma, la situazione è in continua evoluzione, ma per il momento tutto tace.
In tutto questo nel ritiro di Moena arriverà presto, presumibilmente nella giornata di oggi, anche il procuratore di Giuseppe Rossi Andrea Pastorello, che vorrà vedere da vicino Pepito e i progressi fatti nelle ultime settimane il fenomeno viola. Il fatto che il suo arrivo possa coincidere con quello di Corvino sembrerebbe all'apparenza programmato, ma in realtà non è così: potrebbe esserci un incontro, probabilmente ci sarà, ma non è stato fissato niente. Il futuro di Rossi è ancora tutto da scrivere e anche in questo caso i tempi sono lunghi. Il suo contratto scadrà il 30 giugno 2017 e nel caso in cui alla fine restasse alla corte di Paulo Sousa, l'unico che si deve convincere veramente di ciò che Pepito potrà dargli, dovrà rinnovarlo. La Fiorentina però vorrà discuterne senza fretta, mentre il giocatore vorrebbe risolvere la situazione in tempi, relativamente, brevi. Alla finestra c'è chiaramente anche la possibilità che possa partire ma anche nel suo caso la destinazione sarà fondamentale per la decisione finale. Pepito sa e pensa di poter dare ancora tanto, di poter tornare a essere veramente decisivo, e per questo non accetterà una squadra solo per lasciare la Fiorentina. Tanti nodi da sciogliere dunque per Corvino, sia in entrata che in uscita, a 38 giorni dall'inizio del campionato, e per questo il dg dovrà accellerare i tempi, su tutti i fronti.