Meno di dieci giorni per completare una squadra da alta classifica. Tre idee low cost e last minute per la mediana. Per Beltran niente sconti o resterà fino a gennaio. Il caso Mandragora, la volontà di Pioli e il 'cerotto' Nicolussi Caviglia

A poche ore dall'inizio della Serie A la Fiorentina riparte con tante certezze, molti meno dubbi del passato e un mercato che sarà di completamento e non di rivoluzione. Tanti motivi per essere ottimisti verso la stagione che sta iniziando, dopo il 3-0 senza patemi maturato in Slovacchia contro il Polissya e dopo una prestazione che ha già mostrato quali potranno essere i punti di forza di questa vecchia nuova squadra.
Il mercato resta apertissimo e animerà ancora le cronache viola almeno fino alle 20 del 1° settembre, col rischio che si debba andare anche oltre per alcuni esuberi che non riescono a trovare una nuova collocazione. Ikoné per esempio resta un desaparecido che nessuno ha più visto dal suo ritorno dal Como. Come in passato potrebbero tornare a farsi vivi club dal calcio arabo, magari a questo giro anche il giocatore si convincerà e dirà sì a ricchi assegni corrispondenti a poca gloria calcistica.
Ma è ancora in pieno sviluppo il mercato in entrata, con Pradè e Goretti che lavorano potenzialmente a 2-3 colpi da effettuare in pochi giorni dopo l'exploit che ha portato Roberto Piccoli in viola. A centrocampo, con Bianco con le valigie e Richardson in cerca di una soluzione last minute, potrebbe arrivare un innesto utile per le rotazioni di Pioli.
Considerando le potenziali occasioni provenienti dai campionati italiani, potremmo consigliare tre nomi da seguire a costi contenuti e potenzialmente utili per arricchire il centrocampo. Il primo è un vecchio obiettivo mai portato a termine, ovvero Sandi Lovric. Sembrava vicino al Watford ma poi è rimasto all'Udinese dove veste il ruolo di vice capitano. A Udine sono abituati a vendere davanti a richieste interessanti, con un prestito fatto bene e vista la scadenza nel 2027, l'operazione non sarebbe impossibile. Un vecchio pallino di Pioli porta al nome di Ivan Ilic, centrocampista del Torino che a lungo sembrava in procinto di partire per la Russia salvo poi restare nella rosa di Baroni. L'allenatore toscano non l'ha promosso e ha perso nuovamente il posto in favore di Asllani. Può rivelarsi un'occasione di fine mercato, anche qui da poter avvicinare con una formula favorevole per la Fiorentina. Infine Matteo Pessina, capitano del Monza guidato dal ds Burdisso, che davanti alla giusta offerta potrebbe partire per tornare in Serie A. È stata un'idea della Roma ma al momento non ha la fila fuori dalla porta. L'unico ostacolo potrebbe essere il suo agente, ovvero Beppe Riso. Il procuratore l'anno passato aveva Palladino, Cataldi e Sottil, adesso non ha nessun giocatore nella prima squadra viola. Ma davanti agli affari anche gli screzi possono essere superati. Il calciomercato lo insegna.
Se fosse per Pioli intanto, il caso Mandragora sarebbe già stato risolto. Il tecnico vorrebbe trattenere il centrocampista perché lo ritiene utile, continuo e sfruttabile in più ruoli a centrocampo. La trattativa per il rinnovo è stata rimandata a inizio settembre, sempre che nessuno si presenti alla porta viola con 10 milioni in mano. Al momento l'unico club che potrebbe farlo è il Bologna, che però ha speso tanto e potrebbe non spingersi così tanto in là da far vacillare la Fiorentina. In caso di cessione, Lucci ha già pronta la carta Nicolussi Caviglia.
Intanto Lucas Beltran continua a sfogliare la margherita. Direbbe sì al River ma preferirebbe restare in Europa e nel frattempo i giorni d'attesa per la risposta al CSKA continuano a prolungarsi. Quel che è certo è che la Fiorentina non ha intenzione di scendere sotto ai 10 milioni per la sua cessione, con buona pace dei Milionarios che vorrebbero riportarlo in Argentina a un prezzo di saldo. Se alla fine dovesse essere l'unica piazza plausibile, la Fiorentina dovrebbe pensare a trattenerlo almeno fino a gennaio. Meglio sei mesi con un uomo in più in avanti, anche con un ingaggio da pagare, che registrare una minusvalenza sul fronte bilancio.
Comunque vada la Fiorentina ha già una squadra competitiva e questo permetterà ai dirigenti di lavorare in serenità e di prospettare ai potenziali acquisti una stagione da protagonisti. Il buongiorno è stata la vittoria di Conference, scontata sul piano della differenza tecnica ma non se si guarda allo storico dei playoff precedenti. Ora il Cagliari è il primo vero banco di prova e la Fiorentina ha tutta l'intenzione di prendere subito un bel voto per confermare che l'obiettivo in campionato è finalmente chiaro e nobile.
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