MA IN FUTURO NON CAMBIERA' NIENTE
Il rischio con la Fiorentina è quello di ripetersi. E purtroppo sempre all’insegna della mediocrità. Il solito tran-tran ripetuto all’infinto. E il bello, o il brutto, scegliete voi, è che adesso si sono accorti proprio tutti che qualche problema esiste. Come sempre accade in questi casi, chi finora era ostinatamente ottimista, improvvisamente si è accorto che la Fiorentina potrebbe lottare addirittura per la retrocessione. In questo clima parte la ricerca delle responsabilità che definirei imbarazzante, perché pavidamente ci si divide tra squadra e direttore sportivo, mentre si continua ad essere indulgenti con i Della Valle. Curiosamente, la colpa è sempre dei dipendenti e quasi mai della proprietà, ma a Firenze ormai va così, si vive questo momento quasi nell’indifferenza, nella speranza che prima o poi accada qualcosa che inverta la rotta. Si invoca la rivoluzione, ma non si sa chi questa rivoluzione dovrebbe farla, visto che il responsabile tecnico ha il contratto in scadenza e ancora non si capisce se resterà o se ne andrà. Si chiede anche che tutto cambi in campo, ma la verità è che molto cambierà solo perché tanti giocatori sono in scadenza e toglieranno il disturbo per loro scelta. La parola d’ordine invece è diventata rimandare. C’è sempre un dirigente pronto a rinviare il momento in cui i problemi andranno affrontati sul serio. Così preoccupandosi di tutto fuorchè dell’aspetto tecnico la Fiorentina è a 4 punti dalla terzultima e contro il Cesena di Mutu, Santana e Comotto si giocherà una fetta importante della stagione. Adesso ovviamente diventa decisivo sostenere la squadra perchè servono i punti salvezza, come se fossero i tifosi a poter realmente far qualcosa per la classifica. E la società ha pensato bene di scontare i prezzi per la sfida di domenica. Una scelta grottesca, una delle tante degli ultimi anni, che niente porterà in euro e in affetto. Fermo restando che non penso che la Fiorentina retrocederà, trovo grandi difficoltà nell’immaginare per Firenze calcistica un futuro diverso dall’attuale. Ripeto, purtroppo, punto più o punto meno, noni o decimi, sconto più o sconto meno, l’attuale è la posizione che la Fiorentina si merita. E chi è causa del suo mal pianga se stesso.
Leonardo Petri
giornalista di Canale10