LUIS ALBERTO PER PUNTARE LA CHAMPIONS. UN NUMERO DIECI DI ALTO LIVELLO. È L’ULTIMO COLPO PER ITALIANO. LE ALTERNATIVE. DODO’ A MOENA IN SETTIMANA: UN GRANDE COLPO. MILENKOVIC PUÒ RESTARE, ATTENTI A PABLO MARI

12.07.2022 11:05 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
LUIS ALBERTO PER PUNTARE LA CHAMPIONS. UN NUMERO DIECI DI ALTO LIVELLO. È L’ULTIMO COLPO PER ITALIANO. LE ALTERNATIVE. DODO’ A MOENA IN SETTIMANA: UN GRANDE COLPO. MILENKOVIC PUÒ RESTARE, ATTENTI A PABLO MARI

Un centrocampista di grande qualità, dai piedi buoni e dalla visione di gioco, è l’ultimo tassello che la Fiorentina sta cercando per completare un grande puzzle progettato da mesi, che vi abbiamo spesso anticipato e raccontato passo dopo passo, che ha già portato in viola quattro giocatori di assoluto livello e ne porterà ancora. 

Finalmente c’è positività, se ne stanno accorgendo tutti (meglio tardi che mai) , anche gli uccelli del malaugurio, gli incompetenti, quelli che parlano perché hanno da anni un microfono in mano e non si sa perché, quelli che stanno nel calcio perché c’è posto per tutti e da visibilità, quelli che ora a Moena scodinzolano e fino a due settimane fa rimpiangevano Corvino, quelli che di Dodò conoscono soltanto il cane del loro vicino. 

Ma poco importa, li conosciamo tutti bene e li conoscono i tifosi, sono i soliti avvelenatori di pozzi, i reduci del Club della Bistecca, ma l’importante è solo che la Fiorentina abbia costruito una squadra funzionale per il gioco di Italiano, che siano arrivati e arriveranno giocatori più forti di quelli che se ne sono andati, che si costruisca sulle fondamenta messe l’anno scorso dall’allenatore. 

L’importante è solo la Fiorentina: non è una banalità. 

Fa piacere che in pochi giorni gli abbonamenti siano già più di diecimila, ma non solo per le casse societarie, perchè s’è intrapreso un percorso diverso che porterà la Viola fuori da una palude inaccettabile che in sei anni s’era allarga troppo, senza un senso del calcio e di quello che il Popolo Viola merita. Tutto finito. 

Finalmente s’è fatto qualcosa di calcio, sono stati presi in tempi rapidi e ai prezzi giusti dei giocatori che aiuteranno la Fiorentina a crescere che le faranno fare un’altra stagione da protagonista (queste sono le premesse) figurando anche in Europa.

Non voglio riparlare di Jovic, di Mandragora, di Dodò e di Gollini, vi ho sfinito negli ultimi due mesi anticipando questi affari e tenendo la barra ritta. Arriveranno, abbiate pazienza, vi dicevo. E sono arrivati. 

In settimana arriverà anche Dodò, l’accordo c’è e questo potrebbe diventare l’affare più grosso di tutti e quattro se questo ragazzo confermerà quello che gli ho visto fare negli ultimi anni. 

Tutti giocatori ottimi, che piacciono all’allenatore, dai quali ci si aspetta molto.

Vogliamo riparlare di Jovic? 

Ho sentito anch’io Ancelotti anche se non mi reputo un fenomeno di giornalista come pensa di sé qualcuno, per chiudere il quadro sull’attaccante serbo. Volevo tenerlo riservato, ma sapete cosa mi ha detto? Ve lo scrivo testuale la sintesi del discorso.

“Jovic è un ottimo attaccante. Non molto mobile, ma forte in area di rigore, sia di testa che di piede. Un ragazzo serio. Se è motivato farà molto bene, ne sono convinto”.

Controindicazioni? “A volte è un po’ pigro, va stimolato”.

Tutto questo dice Carlo Ancelotti, uno degli allenatori più forti della storia, che lo ha avuto al Real. Dobbiamo aggiungere altro? Credo di no.

Allora torno a quello che manca per completare la rosa, quello che Italiano ha chiesto e la Fiorentina sta costruendo, vale a dire ventidue giocatori come voi abbiamo già spiegato, due per ruolo, che l’allenatore potrà ruotare e scambiare tra campionato e Conference.

Il team tecnico viola sta cercando un giocatore di alto livello tecnico, diciamo il numero dieci, il centrocampista di qualità, quello che l’anno scorso faceva Castrovilli che quest’anno (purtroppo) non ci sarà.

Sono brutale: se davvero Rocco ha dato l’ok all’acquisto di Luis Alberto o di un prospetto simile, vuol dire che l’obiettivo diventa la Champions League e non solo l’Europa League. Lo dico non per vendere fumo, ma quando si fa sport e quando l’allenatore si chiama Italiano con i sistemi che conosciamo, è obbligatorio alzare il livello delle ambizioni e di pari passo quello del lavoro. 

Con Luis Alberto sono convinto anch’io che la Fiorentina abbia la possibilità di battersi con la Roma e con il Napoli, squadre già battute l’anno scorso. L’importante è partecipare se vogliamo parlare di valori dello sport, ma con la squadra che è stata costruita l’importante è solo essere competitivi al massimo delle possibilità.

E allora torno a Luis Alberto. Potrà arrivare davvero? 

Joe Barone ieri ha glissato. Giustamente. In realtà il giocatore piace molto (ovvio), gli intermediari stanno valutando tutte le situazioni, con Sarri non c’è mai stato feeling, i rapporti con Lotito sono più che buoni (insieme hanno eletto Casini in Lega) e la Lazio qualche operazione in uscita la deve fare. Con questo non voglio dire che Luis Alberto verrà a Firenze, ma se la Fiorentina dopo Jovic si sta muovendo anche su certi giocatori, vuol dire che le ambizioni sono alte. 

Luis Alberto ha un contratto fino al 2025, guadagna 2,5 milioni e la sua valutazione si aggira attorno ai 25 milioni. Le cifre ci dicono che sembra un profilo fuori dalla portata della Fiorentina, ma qui torniamo alle ambizioni. 

Rocco s’è gasato? Che squadra vuole fare? Davvero vuole provare la Champions?

Di sicuro c’è grande ambizione, è tornata nel presidente la voglia di dimostrare chi è , anche se ovviamente i conti vanno guardati attentamente.

Una soluzione a Lotito potrà anche essere prospettata. Vediamo. Di sicuro se non sarà Luis Alberto da qui a una ventina di giorni arriverà questo dieci e i nomi circolati fino ad oggi, da Bajrami dell’Empoli a Puig del Barcellona, hanno tutti un fondamento e trattasi di giocatori di livello.

Come vi ho già detto, mi risulta che Italiano abbia detto alla società più meno queste parole, “questo ruolo è fondamentale, possiamo aspettare qualche giorno, ma dobbiamo prendere un giocatore pronto e funzionale più di tutti, non possiamo sbagliare nulla”. E la società, naturalmente, è d’accordo. 

Il ruolo è fondamentale, andrà coperto con un giocatore in grado di portare qualità e dinamismo nel centrocampo. Il raccordo fra centrocampo e attacco.

Per i “doppioni” dei quali vi parlavo, molto ruota ancora attorno a Milenkovic. Come vi ho sempre detto, Italiano sta parlando con il serbo da due mesi e sta cercando di convincerlo a firmare ill prolungamento e restare in viola. Il progetto è ambizioso, è arrivato Jovic, potrebbe anche diventare il nuovo capitano della Fiorentina magari con l’accordo di Biraghi per convincere ancora di più Nik a restare. 

Insomma, tutti ci stanno provando ben sapendo che l’anno scorso è stata fatta una promessa al giocatore che si deve sentire libero di restare o andare se arriverà un’offerta superiore e di suo gradimento. Le speranze ci sono, ad oggi niente è deciso anche se l’Inter, il Napoli e la Juve lo puntano. Ovvio che se dovesse decidere di restare, la Fiorentina gli sottoporrà con i buoni auspici di Ramadani, un quinquennale da due milioni a salire.

Aspettiamo fiduciosi con la consapevolezza che comunque per eventualmente sostituire Milenkovic la Fiorentina ha già le idee molto chiare. Serve un difensore destro, con i piedi buoni, in grado di guidare la difesa e far ripartire l’azione. Fra tutti i nomi accostati alla Viola terrei bene in vita quello di Pablo Mari’, 28 anni, che l’Arsenal ha prestato a gennaio all’Udinese. L’ho visto fare grandi partite, ha esperienza. I rapporti con la società inglese non sono ottimali per l’affare Torreira, ma quando conviene a tutti gli affari in genere si portano a casa. Vedremo.

Intanto c’è solo da godersi gli allenamenti e la carica che Italiano trasmette a tutto il gruppo e all’ambiente.

Ho già scritto che il contratto più importante firmato quest’estate dalla Fiorentina è quello dell’allenatore. Per me il vero fuoriclasse è lui e hanno fatto bene a costruirgli una squadra in grado di esaltare il suo calcio. 

Ci sarà da divertirsi e dopo avervi detto che tempo fa ho raccolto gli elogi e le lodi di Lippi per Italiano durante una serata con intervista pubblica al Ct mondiale, l’altra sera ero invece con Arrigo Sacchi che ha detto di Italiano più o meno le stesso cose entusiaste. Tutto il mondo del calcio lo stima e si aspetta da lui grandi cose. 

L’asticella è stata alzata come vuole lui, l’entusiasmo contagioso è tornato, il Popolo Viola gode, a me piacciono anche le maglie I(moderne nella tradizione) e presto tornerà Commisso.

Cosa volete di più? 

Una Fiorentina  che in campo trasformi in gioco tutta l’energia positiva che finalmente la circonda.