LA RABBIA DI FIRENZE DOMANI AL FRANCHI. MERCAFIR: INTORNO ALL'ALLIANZ VIOLA SARANNO AUMENTATI GLI SPAZI. MERCATO: PRADE' E MACIA ALLA CACCIA DI UN GRANDE DIFENSORE, OCCHIO DI RIGUARDO PER LA FRANCIA
Meno male che domani la parola torna al campo perché l'aria in città è pesante. Dal Tardini ad ora, la rabbia dei tifosi viola è salita come l'alta marea. Colpito il simbolo del rinascimento calcistico fiorentino, Borja Valero, minata al suo interno la squadra viola. "Adesso basta!". Il mantra che si è propagato di bocca in bocca in ogni angolo di una città unica al mondo. Il livore è aumentato dopo aver conosciuto le designazioni di questa ventiseiesima giornata di campionato, con Gervasoni premiato come addizionale di Milan-Juventus. Un segnale di sfida lanciato dai vertici arbitrali alle polemiche viola. Stavolta non locali, ma nazionali. Visto anche come i principali organi di informazione hanno puntato l'indice sull'arroganza di Gervasoni, Braschi e Nicchi. Senza dialogo non si va neppure a prendere un caffè. Siamo, purtroppo, al muro contro muro: le sensazioni sono brutte, continuando così il futuro sarà sicuramente peggiore, prepariamoci ad un finale di campionato al vetriolo. E' la stagione dei cattivi pensieri. La società viola ha detto basta, d'ora in poi niente sarà più come prima. Il fair play è giusto, ma tacere e continuare a far finta di niente prendendo solo mazzate è profondamente sbagliato. I Della Valle, però, hanno fatto bene a tenere separare i due fronti: su uno squadra e allenatore. Stop alle proteste in campo e a reazioni plateali: solo testa bassa e lavoro in dosi copiose, niente alibi. Sull'altro i dirigenti ai quali spetterà il dovere di farsi sentire, alzando pure la voce quando sarà necessario. La proprietà lavorerà sui tavoli più alti perché Firenze e la Fiorentina meritano il rispetto di fa che le cose serie. Domani con la Lazio il Franchi sarà una polveriera con una serie di iniziative tese a tenere desta l'attenzione su Firenze. La Fiorentina non è mai stata sola, ora sentirà ancora più forte sulla pelle l'amore della propria gente. Peccato che i disastri di Gervasoni abbiamo appannato un momento fantastico per i tifosi viola: le parole di Diego Della Valle che ha annunciato lunedì scorso uno stadio modello "Allianz", avevano acceso il semaforo verde sull'operazione Mercafir (confermando le anticipazioni di Firenzeviola.it dello scorso dicembre). Il futuro economico della Fiorentina passa da questa grande opera infrastrutturale. Tra poco sarà presentata la proposta ufficiale del club viola per partecipare al bando pubblico. Ma c'è di più: pare che i Della Valle, per realizzare quelle aree al fianco del nuovo stadio, utili a drenare molte risorse economiche, siano pronti a chiedere più spazi all'interno della Mercafir. In questo caso, se le indiscrezioni venissero confermate, ci dovrebbe essere un nuovo pronunciamento del Consiglio Comunale, ma con una bella novità chiamata in gergo "legge sugli impianti sportivi". Nelle pieghe di quel dettato si trovano alcune procedure molto più veloci rispetto al passato. Uno degli scopi della legge è quello di rendere più snelle le procedure burocratiche: l'Italia ha bisogno di impianti moderni e funzionali, non può aspettare tanto per realizzarli. Probabilmente in 8-10 mesi si potrebbero apportare le opportune modifiche. Vedremo. Chiudiamo col mercato, anche se non è tempo, ma in Pradè e Macia, lavoratori instancabili non si fermano mai. Si dividono nel difendersi dagli assalti dei club europei per Cuadrado e Savic, tanto per dire due che piacciono molto in giro, e la ricerca - questo l'aspetto più strategico - di pezzi buoni a rinforzare un gruppo già molto forte. La priorità è in difesa: la Fiorentina vuole un centrale difensivo che puntelli la terza linea al fianco di Gonzalo (grazie al rinnovo resterà a lungo a Firenze). Il campionato francese pare attrarre molto l'interesse dei dirigenti viola. Chissà che alla fine non giunga proprio da lì la soluzione dei problemi difensivi della Fiorentina. Avanti tutta, dunque, nonostante Gervasoni...
Mario Tenerani