Il rodaggio è finito, a Pisa tocca alla squadra accendere la scintilla. Kean da solo al centro dell’attacco per interrompere il digiuno in campionato

Il rodaggio è finito, a Pisa tocca alla squadra accendere la scintilla. Kean da solo al centro dell’attacco per interrompere il digiuno in campionatoFirenzeViola.it
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Tommaso Loreto

Se il rodaggio è veramente finito lo capiremo oggi, quando la Fiorentina affronterà il Pisa in una gara non banale. La metafora scelta da Pioli porta alla memoria antiche emozioni, da tenere a freno - appunto - durante quel periodo iniziale di attesa che seguiva l’acquisto dell’agognato motorino. Anche a quei tempi, almeno durante i primi chilometri, era consigliabile non lasciar andare troppo il gas, seppure l’ebbrezza di un minimo di velocità fosse già irresistibile.

Il rodaggio è finito
Ecco, la Fiorentina oggi arriva all’Arena Garibaldi più o meno con identiche sensazioni, e di certo son le stesse che hanno vissuto i tifosi dopo un’estate in cui si è sognato più del solito. La permanenza dei big, gli investimenti, l’arrivo di un tecnico d’esperienza non hanno fatto altro che alimentare aspettative che oggi paiono già lontane ma che possono ancora essere inseguite. Se come ha detto Pioli il periodo di rodaggio è terminato è da Pisa che comincia la vera stagione viola.

L’occasione per accendere la scintilla
A leggere in questo modo i primi mesi fin qui vissuti dalla squadra di Pioli vien da pensare che il derby, oltre che un’insidia, rappresenti anche un’opportunità. La sfida con la squadra di Gilardino racchiude una rivalità antica, il derby di oggi è il più considerato a livello regionale e affonda le sue radici nel passato e in particolare negli anni ’80, insomma non avrà il valore di altre sfide ma è tutt’altro che una partita come le altre, e un eventuale risultato positivo, oltre che interrompere il digiuno di vittorie in campionato che dura dall’ultima giornata dello scorso campionato, avrebbe probabilmente il potere di accendere una scintilla in questo momento fondamentale.

Kean da solo in attacco per ritrovare il gol
Intanto Pioli sembra aver accantonato l’idea delle due punte ed è pronto a rilanciare Gudmundsson in un modulo ibrido che permetta il passaggio dal 3421 a un più coperto 3511 a seconda della posizione di Fazzini. Sarà l’ex Empoli la discriminante nel modo di stare in campo dei viola, trequartista aggiunto a Gudmundsson ma pure terzo mediano insieme a Mandragora e Nicolussi Caviglia, chiamati entrambi ad alimentare quella manovra che Pioli, e con lui l’intero Franchi, non ha visto contro il Como. Una scelta di buon senso, che pone in stand-by il progetto delle due punte e, tra le altre cose, pone di nuovo Kean al centro dell’attacco con la speranza che pure per lui, oltre il rodaggio, anche il tempo del digiuno da gol in campionato sia terminato.