GOMEZ FORSE COL LIVORNO: LA SCELTA DI SOCIETÀ E GIOCATORE. MA LA CHIAREZZA IN QUESTO ''CASO'' È STATA DAVVERO POCA

11.12.2013 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
GOMEZ FORSE COL LIVORNO: LA SCELTA DI SOCIETÀ E GIOCATORE. MA LA CHIAREZZA IN QUESTO ''CASO'' È STATA DAVVERO POCA

Arrivederci a gennaio. Probabilmente alla data del 5, quando la Fiorentina riceverà in casa il Livorno nel derby toscano. La prima gara del nuovo anno in programma domenica alle 18:00 non sarà soltanto importantissima per la campagna di raccolta fondi promossa da Firenzeviola.it in favore di Andrea Luci e contro la maledetta FOP, ma sarà anche l'occasione per tornare ad ammirare Mario Gomez sul campo con la maglia viola addosso. Il report medico emesso dalla Fiorentina nel pomeriggio di ieri parla chiaro: l'attaccante sente ancora troppo dolore e tale fastidio gli impedisce di correre e calciare perfettamente. Nessun caso dunque: la guarigione non è completa ma lo è quasi e nonostante la buona volontà per tornare in campo del giocatore (che, a differenza di quanto vociferato, ha una soglia del dolore ed una resistenza molto più alta di quanto si creda) la Fiorentina è decisa ad aspettare tutto il tempo necessario finché il dolore sia scomparso. I motivi sono due: il primo ha un risvolto immediato e riguarda la corsa Champions (dove in società si continua a guardare, nonostante il -5 dal Napoli ed il terzo ko consecutivo con una diretta avversaria, dopo quelli con Inter e Napoli), l'altro invece mira più lontano, e precisamente sulle spiagge di Rio, dove quest'estate Gomez vuole essere al top per il Mondiale brasiliano.

Certo, ci sia permesso, fa quantomeno meravigliare il fatto che lo stop di Gomez, inizialmente quantificato sulle 6-7 settimane, si sia procrastinato fino a gennaio per un totale di quasi quatto mesi. E' vero, l'infiammazione alla ''zampa d'oca'' non era calcolabile ma obiettivamente non è credibile che un effetto collaterale (forse già messo in preventivo da settembre) abbia allungato i tempi di recupero di altre nove settimane. A questo c'è anche da aggiungere un'iniziale poca chiarezza da parte della Fiorentina per quanto riguarda la reale entità dell'infortunio del panzer, al quale dopo l'impatto con Agazzi era stata diagnosticata una lesione distrattiva di 2° grado del legamento collaterale mediale, quando invece ieri pomeriggio - per bocca del medico sociale della Fiorentina - si è arrivati a parlare di un'operazione scongiurata e di un legamento che ha sfiorato la rottura completa. Due facce della stessa medaglia ma con risvolti ben diversi. Non è però questo il tempo e lo spazio delle polemiche: adesso tutti gli sforzi dei giocatori viola e della società devono essere proiettati al tris di sfide che chiuderà il 2013. Un primato nel girone di Europa League e sei punti con Bologna e Sassuolo sarebbero il miglior viatico per riprendere il filo di una stagione comunque fin qui molto positiva.