FRANCHI, COMMISSO SOSTIENE NARDELLA E BOCCIA LA SOLUZIONE RENZI

03.05.2023 10:23 di  Donato Mongatti   vedi letture
FRANCHI, COMMISSO SOSTIENE NARDELLA E BOCCIA LA SOLUZIONE RENZI
FirenzeViola.it

Chi si aspettava tuoni e fulmini dalla conferenza stampa del Presidente della Fiorentina Rocco Commisso, visti i precedenti, sarà rimasto deluso. Il numero uno viola è tornato a parlare dopo diverse settimane e, come era prevedibile, il tema stadio è stato l'argomento centrale di quasi tutti i novanta minuti dell'incontro con i media. La “partita” del Presidente è stata ferma, ha ribadito la sua delusione per la politica italiana e gli ostacoli della burocrazia, ma, nel contempo, ha invitato il Sindaco Nardella e il Comune di Firenze ad andare avanti con la ristrutturazione del Franchi.

A pochi giorni dalla notizia del taglio dei 55 milioni di finanziamenti (su circa 200 complessivi per i lavori) e la conferenza stampa del Senatore Matteo Renzi che spronava Palazzo Vecchio ad attivarsi per far rimuovere il vincolo sulle curve dello stadio di Nervi (così da poterle demolire) riprendendo in mano l'idea di Commisso del settembre 2019 utilizzando fondi del Proprietario del Club gigliato, non è arrivata la sponda che il leader di Italia Viva si attendeva. “Perché non è uscito con la sua proposta quattro anni fa? Questa è la politica italiana!” - ha detto Commisso a chi gli chiedeva di commentare la posizione del Senatore.

Con altrettanta chiarezza Commisso ha ribadito che non investirà un “penny” su ciò che non considera neanche un monumento degno della bellezza di Firenze.

“Prendiamo atto – ha spiegato il Sindaco Nardella – che il patron della Fiorentina conferma che non intende investire neanche un euro sullo stadio Franchi qualunque sia l’ipotesi progettuale”.

“A questo punto – ha proseguito Nardella – l’unica strada confermata possibile per avere uno stadio di calcio all’altezza di Firenze e dei tifosi è l’investimento pubblico”. “Condivido la delusione espressa da Commisso per la burocrazia e per una politica nazionale che alimenta la polemica e che non si prende responsabilità, soprattutto oggi – ha precisato – di fronte a un progetto fatto e una gara appena partita”. “Ieri abbiamo inviato le comunicazioni di conclusione della gara pubblica alle ditte che si sono presentate, per attuare il progetto uscito vincitore dal concorso internazionale, per il quale abbiamo già ricevuto 130 milioni di euro. Il governo – ha concluso il Primo cittadino – si assuma la sua parte di responsabilità trovando una soluzione ai 55 milioni di euro che ci vorrebbero togliere, necessari a completare l’investimento”.

“Oggi sono ottimista nel senso che credo che si farà, perché se 55 milioni sono il problema non sono una cifra irreperibile” - ha detto in merito il Presidente Commisso, riferendosi al reperimento dei fondi alternativi a quelli tagliati da parte della Pubblica Amministrazione.

Alla linea comune di Sindaco e Commisso non si accoda quella politica. In particolare Italia Viva continua a opporsi al finanziamento pubblico, dimenticandosi però che ha sostenuto il Governo Draghi, lo stesso che nel 2021 assegnò formalmente i fondi per il Franchi e, soprattutto, che il sì della Giunta di Palazzo Vecchio di pochi giorni fa che approva il progetto definitivo di ristrutturazione (verificato da Rina Check), è arrivato anche col voto favorevole dell'Assessora di Italia Viva Elisabetta Meucci. Il coordinatore Italia Viva Firenze Grazzini ha tuonato che “Fare la gara senza avere certezza del finanziamento è un grandissimo rischio amministrativo e burocratico”, peccato che al giorno del via libera alle lettere di invito per la gara per l'appalto integrato, il Comune non avesse ricevuto alcun atto di definanziamento (anche ieri a Controradio il Sindaco ha confermato: “non ci è arrivata nessuna comunicazione formale”). Una Pubblica Amministrazione si deve muovere sulla base di atti, non di note stampa.

Sempre sabato scorso l'Assessore allo Sport Cosimo Guccione ha replicato a Italia Viva: “Commisso ha usato parole chiare sull’idea di Renzi di demolire le curve, dobbiamo andare avanti con questo progetto (quello definitivo di ARUP che ha ottenuto tutti gli atti di assenso, l'ultimo il sì della Giunta il 28 aprile, ndr)”.

Quello che non è chiaro a Commisso sono le perdite che la Fiorentina subirà, qualora si giungesse realmente all'avvio dei cantieri. Dove giocheranno i viola per due stagioni? Sia che si individui un luogo in città dove realizzare un impianto temporaneo, sia che ci si trasferisca fuori Firenze in uno stadio esistente, i ricavi da biglietteria subiranno una flessione, così come la quota di diritti TV determinata dal “pubblico pagante medio”. Di contro, però, al Presidente Commisso dovrebbe essere altrettanto chiaro che senza investire un euro, dopo due stagioni di sacrifici, si ritroverebbe a disposizione un impianto che, come minimo, triplicherà gli incassi attuali da “stadio”.