FIORENTINA: SERVONO COLPI VERI. NON MANCA MOLTO ALL’INIZIO DELLA STAGIONE. BALDANZI È UN’IDEA INTERESSANTE. NZOLA LA PUNTA PIU’ FACILE DA PRENDERE. PORTIERE E CENTRALE: LE ALTRE CASELLE

05.08.2023 11:17 di  Mario Tenerani   vedi letture
FIORENTINA: SERVONO COLPI VERI. NON MANCA MOLTO ALL’INIZIO DELLA STAGIONE. BALDANZI È UN’IDEA INTERESSANTE. NZOLA LA PUNTA PIU’ FACILE DA PRENDERE. PORTIERE E CENTRALE: LE ALTRE CASELLE
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Sabiri, Parisi, Arthur e Infantino sono stati i primi quattro colpi per avviare il mercato. D’accordo, l’argentino è giovane e deve dimostrare tutto, ma è un acquisto stimolante.  

Mina, invece, una seconda linea dal passato illustre, ma con un presente da inventare dopo due anni di quasi inattività. Per adesso restiamo scettici. 

La Fiorentina è partita così nelle trattative, con Sabiri addirittura a gennaio, ma poi si è fermata. Per riflettere e fare due conti. Nel frattempo ha rinunciato a Castrovilli incassando circa 14 milioni dal mercato inglese. Una scelta difficile perché Gaetano è un calciatore di qualità e quest’ultima va rimpiazzata, anzi aumentata, altrimenti la sua partenza può diventare sanguinosa. Nel calcio non conta chi se ne va, ma chi arriva. Funziona così da sempre. Attendiamo fiduciosi di conoscere il sostituto di Castro sperando di non restare delusi.  

Ora il club viola deve ripartire spedito negli affari, occorrono calciatori veri, di spessore. In porta, al centro della difesa e in attacco. Sono tre pedine, non uno scherzo. La famosa spina dorsale. Perché? Beh, se la Fiorentina ha intenzione di cimentarsi di nuovo su una sessantina di partite cercando di superarsi nei risultati, ovvero vincere almeno un trofeo dopo le due finali perse pochi mesi fa, ha il dovere di rinforzarsi. Per questo dopo un buon avvio sul mercato, ha necessità di piazzare l’artiglieria pesante. Tra l’altro il saldo economico è attivo, ci sono anche i soldi Castrovilli e in attesa di entrare, pure quelli di Amarabat. Le risorse economiche non mancano, c’è spazio per investire. 

L’inizio della stagione è sempre più vicino: siamo al 5 agosto, il debutto è fissato per sabato 19 a Marassi. 

C’e’ un’idea, seppur in embrione per quanto ci risulta: Tommaso Baldanzi. Nulla di concreto, ma la Fiorentina ci pensa. E se davvero è così, fa bene a farlo. Classe 2003, canterano dell’Empoli, dunque una garanzia, ha esordito tra i professionisti in Coppa Italia a 17 anni, in A a 19 (nell’ultima di campionato 21/22) e nella passata stagione ha firmato 27 presenze con 4 gol all’attivo. Già nazionale Under 21, il ragazzo di Castelfiorentino (anche se è nato all’ospedale di Poggibonsi), ha partecipato ai recenti Mondiale Under 20 in Argentina. E uno dei talenti più puri dell’ultima generazione italiana, trequartista chirurgico. Proprio per questo l’Empoli chiede una cifra molto alta, superiore ai 20 milioni. Un listino difficile da maneggiare. Le difficoltà sono tante per la Fiorentina, ma se davvero ci ha fatto un pensierino, è una notizia positiva. 

In attacco Nzola rimane la preda più semplice da catturare. Italiano lo stima tanto, il prezzo c’è e la punta dello Spezia a Firenze ci verrebbe a passo di carica. Il mercato dei giocatori offensivi, delle punte centrali, è molto difficile, soprattutto se si hanno perimetri economici non larghissimi. 

Ci vogliono 30-35 milioni minimo per un centravanti ed è vietato sbagliare. Ecco la ragione per cui alla fine Nzola potrebbe diventare l’obiettivo più sensibile. 

Anche la sostituzione di Igor non è banale. Serve un centrale difensivo di rilievo per dare solidità al reparto per far coppia con Milenkovic. 

In porta va in scena il valzer dei nomi. Si parla da settimane di Grabara, ma adesso è tornata in auge la candidatura Christensen, danese che gioca nell’Herta. Ma la Fiorentina sta guardando anche in Sudamerica.

Sul fronte infrastrutturale, la rinnovata sintonia della dirigenza viola, sottolineata ieri al termine del summit nel comune di Bagno a Ripoli, con le istituzioni è un segno finalmente di buon senso. Cercare lo scontro non porta a nulla, ci sono delle regole e a quelle è necessario attenersi. I tempi sono noti. 

Chiudiamo con una coppia che si va ricostituire: il nuovo team manager del Milan sarà Alberto Marangon, in rossonero ritroverà Stefano Pioli. In viola sono stati insieme dal 2017 al 2019, vivendo gioie e dolori lancinanti, come la tragica scomparsa di Davide Astori. Due grandi professionisti che a Firenze hanno lasciato un ottimo ricordo.