FIORENTINA DEI DV, È L’ORA DI PROVARE A VINCERE: L’EUROPA LEAGUE DEVE ESSERE UN OBIETTIVO. STASERA UN TEST IMPORTANTE PER CAPIRE SOUSA. POCO TURNOVER. SERVE UNA SQUADRA CON CUORE E CARATTERE. BABACAR UNA RISORSA. LEZZERINI IN PORTA
Sono anni che sentiamo il solito ritornello, vogliamo vincere un trofeo, vogliamo alzare una coppa. I Della Valle a volte hanno sfiorato l’impresa, con Prandelli in coppa Uefa (Semifinale), con Montella (finale di coppa Italia, Europa League), senza riuscire a portare a casa niente, a volte per sfortuna, a volte perché nel calcio servono coraggio ed equilibrio.
Quelle erano squadre più forti, i momenti erano più felici dell’attuale in piena recessione e attenzione ai conti, ma non per questo la Fiorentina di Sousa non deve porsi un obiettivo importante. Questa è una squadra matura, per certi versi anche anziana, potrebbe essere all’ultimo anno di un ciclo iniziato nel 2012 con Montella ed è quindi logico pensare in grande. L’esperienza non manca. Del resto quest’anno in campionato sarà durissima, la coppa potrebbe essere una scorciatoia.
L’esordio a Salonicco è un bel test, non c’è dubbio. Squadra non fortissima, ma tosta, su un campo difficile sotto l’aspetto ambientale. Questa gara servirà per capire di che pasta è fatta questa Fiorentina, io sinceramente non riesco a decifrarla.
Precampionato disastroso, due gare e mezzo in campionato con pochi acuti, poco gioco, due gol su calcio d’angolo e una manovra troppo compassata. L’Europa League può essere un terreno fertile per dare una scossa allo spogliatoio e a tutto l’ambiente, perplesso come e più di me.
Non mi convince Sousa con il suo gioco ripetitivo e la scarsa capacità di cambiare in corsa, non mi convince questa squadra che sembra aver perso motivazioni, non conosco a fondo i nuovi (mi fido di Corvino) per capire quanto potranno essere utili.
Chi deve scacciare le perplessità? Un soggetto solo: la squadra. Se la Fiorentina non dovesse fare risultato stasera, con la Roma alle porte e dopo la trasferta di Udine il mercoledì e il Milan in casa, si andrebbe a complicare la vita e forse si riaprirebbero le porte delle polemiche e delle contestazioni dopo un mercato minore.
Mi aspetto un progresso sotto l’aspetto fisico e una gara di carattere. Spero che Sousa abbia capito che il turn over massiccio dell’anno scorso ha fatto dei danni e si limiti a qualche cambio. Rispetto a domenica, stasera mi aspetto Lezzerini in porta, Tello in panchina sostituito da Bernardeschi che ha più gamba, forse De Maio in difesa al posto di Tomovic e poco più. E’ vero che domenica contro Totti sarà dura, ma anche loro giocano stasera e i giocatori in settembre non possono essere stanchi, devono giocare i migliori. Si parla molto di Babacar, non so se questa è la partita giusta per ributtarlo nella mischia dopo molti mesi e soprattutto non so se ha capito come deve giocare il calcio di Sousa. La sua fisicità, comunque, potrebbe servire.
L’attesa è molto alta anche in società. Il clima è indubbiamente elettrico, anche ieri il presidente Cognigni ha tenuto a tranquillizzare i tifosi, secondo lui è stata allestita una squadra competitiva. Ma i tifosi non hanno bisogno di conferme verbali, per loro la Fiorentina è una fede e lo dimostrano gli oltre 20 mila abbonamenti, le conferme dovrebbero arrivare dal campo e dai risultati e su questo sbilanciarsi è un rischio altissimo, da triplo salto carpiato. Esporsi, mettere le mani avanti, potrebbe essere controproducente.