FIORENTINA, ANCHE SENZA LODE RESTA UN GRAN DIECI. SQUADRA IN COSTANTE ASCESA, IL PARI CON LO SPEZIA HA UN VALORE CHE VA OLTRE IL PUNTO. I TANTI MERITI DI ITALIANO, L'UOMO DELLA SVOLTA
Non è arrivata la decima vittoria consecutiva fra campionato e coppe ma quella della Fiorentina è stata comunque una settimana bellissima. Il pareggio in casa contro lo Spezia non cambia di una virgola il giudizio nei confronti di una squadra che è ancora in pista per cercare di pareggiare il settimo posto dell’anno scorso, e che si è garantita virtualmente l’accesso alla finale di Coppa Italia dopo aver vinto con relativa tranquillità e con il piglio della grande squadra l’andata sul campo della Cremonese. Ma c’è di più: al di la degli ottimi risultati che sta ottenendo, ciò che piace di più di questa Fiorentina è l’autorevolezza e la sicurezza che ha ormai acquisito. E’ la migliore garanzia possibile per continuare ad affrontare il momento decisivo della stagione, quello dove si decide l’intera annata. Anche con lo Spezia nonostante le tante partite di seguito, la stanchezza fisica e mentale, la squadra ha provato a vincere fino all’ultimo secondo. Non ci è riuscita per sfortuna ed imprecisione, per mancanza di lucidità ed a volte troppa frenesia. A questo giro però importa relativamente, perché i due punti che ha lasciato per strada adesso possono essere recuperati più in là. Nell'ultimo round la Fiorentina ha ottenuto la certezza di essere una squadra forte, in costante ascesa, che può tranquillamente giocarsi tutte le proprie chance nelle tre competizioni in cui è impegnata. I conti naturalmente si faranno alla fine, quando si chiuderà il cerchio intorno ad un’annata per certi versi, sia nel bene che nel male, irripetibile.
I meriti di Italiano Il vero rilancio della Fiorentina è targato Vincenzo Italiano. Tutti hanno dei meriti, ma l’allenatore qualcuno in più. Ha saputo correggere i propri sbagli, cambiato modulo adattandolo alle esigenze tecniche della rosa a sua disposizione, retto l’urto nel momento più complicato della stagione andando avanti per la sua strada convinto che era quella giusta. E da esordiente nelle competizioni europee ha impiegato relativamente poco tempo per completare l’apprendistato sulla gestione della settimana che inevitabilmente è cambiata in maniera radicale rispetto a quella a cui era stato abituato in precedenza. Semmai ce ne fosse bisogno ha dato un ulteriore saggio di quella bravura che in diversi gli hanno riconosciuto, dimostrando con i fatti, con le idee, con la capacità anche di saper cambiare a seconda dei momenti che quei complimenti sono tutti meritati. La società sul mercato non sempre non gli è venuta incontro con acquisti di giocatori perfettamente funzionali al suo modo di intendere e giocare a calcio ma nonostante tutto è riuscito comunque a costruire una bella Fiorentina. Nata fra mille difficoltà, probabilmente forgiata dalle stesse, e che adesso non si pone alcun limite. Può farlo, deve farlo. Nel frattempo i tifosi della Fiorentina possono godersi una bella Pasqua. Auguri sinceri e di cuore a tutti!