E’ IL GIORNO PIU’ LUNGO CDA DELLA SVOLTA ALLA FINE DI UN’ERA TRA COMMISSO E IL QATAR
Ci siamo, profumo di svolta, almeno nelle previsioni. Mai dire mai, ma sarebbe sorprendente il contrario. Tra verità e bufale, c’è pure chi ha la certezza in pugno, beato lui. Siamo giunti al Cda più delicato della repubblica dellavalliana a Firenze. Il giorno più lungo, quello delle decisioni definitive. Tutto lascia immaginare l’annuncio di una trattativa in stato avanzato per la cessione della Fiorentina. Ma potrebbe esserci anche altro, magari più attori in commedia. Eppure negli States gli ambienti vicino a Rocco Commisso sono pronti a scommettere su un suo ritorno in patria nelle vesti di patron viola, mentre da queste parti la prudenza regna sovrana. Ci sono anche gli emiri all’orizzonte, con l’affascinate pista quatariota più o meno collegata al magnate argentino Eurnekian, che a Firenze c’è da anni grazie all’aeroporto.
Se i Della Valle hanno davvero la ferrea volontà di vendere la società, l’affare può diventare agevole grazie allo stato di salute dei bilanci viola. L’ostacolo semmai potrebbe . diventare il listino. Il prezzo cambia in base anche al patrimonio dei calciatori presenti in rosa. Esempio: Chiesa sarà venduto comunque oppure l’erede di Diego Della Valle potrà scegliere di averlo in squadra? Non sono dettagli perché ballano 70-80 milioni, non coriandoli.
Escludendo scenari di rilancio da parte della famiglia Tod’s che considera esaurito il rapporto con Firenze, potrebbe profilarsi un quadro interlocutorio, con tempi più dilatati per la cessione e con la nomina di un super manager per gestire la conservazione e la gestione del club, in attesa della definizione del passaggio di proprietà. Questa ipotesi, diciamolo forte e chiaro, sarebbe la peggiore; quando si conserva si guarda solo alle spese e non alla cifra tecnica e quindi sarebbe allestita una squadra da salvezza sicura, da famosa quota 40 punti. Quindi si partorirebbe la seconda stagione consecutiva da panico e vergogna.
Con ogni probabilità oggi sarà sancita la fine di un’era: per 17 anni alla guida della Fiorentina c’è stata la famiglia marchigiana. Tra alti e bassi, Europa bella e calciatori improbabili, cadute e resurrezioni, stadio si-stadio no. Insomma, il blob di questo periodo è ricco, basta rimetterlo a posto. Ci sarà tempo, arriverà anche il momento del resoconto, dei più e dei meno, di quello che è stato e che sarebbe potuto essere in una Fiorentina in cui il “vorrei ma non posso” è stato spesso un punto irrinunciabile.
Bisogna sbrigarsi, il mercato è già cominciato e a Firenze, a parte la maglia viola, non ci sono altre certezze. La Fiorentina è ormeggiata nel porto delle nebbie e invece deve salpare al più presto per guadagnare il mare aperto, con una navigazione sicura e tranquilla, certa di raggiungere, finalmente, destinazioni di prestigio. E’ il giorno più lungo, speriamo sia anche il migliore.