DELLA VALLE OGGI CONFESSA SOUSA E I GIOCATORI. VUOL CORREGGERE GLI ERRORI SENZA RIVOLUZIONI. PRADÈ, LO MONACO E CORVINO IN BALLO. DUE CESSIONI ECCELLENTI PER UNA FIORENTINA PIÙ FORTE. I DATI ATLETICI

14.04.2016 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
DELLA VALLE OGGI CONFESSA SOUSA E I GIOCATORI. VUOL CORREGGERE GLI ERRORI SENZA RIVOLUZIONI. PRADÈ, LO MONACO E CORVINO IN BALLO. DUE CESSIONI ECCELLENTI PER UNA FIORENTINA PIÙ FORTE. I DATI ATLETICI
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Andrea Della Valle stamattina arriverà presto, vuole stare una intera giornata a contatto con l’allenatore, la squadra e i dirigenti per capire il male oscuro che negli ultimi due mesi ha paralizzato questo gruppo ormai incapace di vincere e di giocare come aveva fatto in tutta la prima parte del campionato.

Che succede? Questa è la domanda delle domande alla quale Adv vorrà trovare delle risposte dopo i colloqui individuali e collettivi tesi a far uscire tutti i problemi, i dubbi, i mali, le perplessità. Il presidente onorario ha in mente di fare una sorta di confessione o se volete una seduta psicoterapeutica, più banalmente un faccia a faccia tra uomini teso prima a capire per poi cercare di risolvere ogni cosa.

In particolare Della Valle vuole delle risposte al perché questa squadra meravigliosa vista fino a dicembre sia improvvisamente sparita. Crollo fisico? Calo mentale? Di chi la colpa? Adv sa già degli errori commessi dalla società nel mercato di gennaio, ma è anche vero che senza gli acquisti promessi e non fatti, non è possibile pareggiare con Verona, Frosinone e Sampdoria, perdere a Empoli.

Per fare il punto della situazione non facile, l’incontro più importante sarà, naturalmente, quello con Paulo Sousa. L’allenatore è in chiara difficoltà. Fra l’altro non ha raccolto le parole del presidente che dieci giorni fa l’ha riconfermato entusiasticamente, ha avuto una reazione fredda e burocratica. Perché? Gli incontri più o meno segreti che ha fatto con alcune società lasciano intendere che Sousa abbia intenzione di andarsene o quanto meno si sta guardando intorno. E’ così? Della Valle è sicuro che tutto questo caos attorno al tecnico sia solo frutto di incomprensioni che possono essere chiarite e di un rapporto che va semplicemente sanato e rinsaldato.

Infatti i report sul lavoro di Sousa sono ottimi, secondo la Fiorentina al primo anno in Italia l’allenatore ha fatto bene, è andato oltre le aspettative, facendo giocare un gran calcio. Piacciono i suoi sistemi di lavoro, ha valorizzato molti giocatori e la rosa ha quasi raddoppiato il valore quindi, in sostanza, si vorrebbe ripartire con lui sicuri che l’anno prossimo, con l’esperienza, possa fare ancora meglio. Perché invece Sousa è freddo?

Si dice che abbia avuto la sensazione di essere stato mollato, non gli sembra più di avere la fiducia dei Della Valle dopo le polemiche successive al mercato di gennaio. Si è trovato solo e da solo ha cominciato a perdere sicurezza e sbagliare. Questo, per me, è stato il problema dei problemi e l’ho già scritto.

Nel momento decisivo della stagione, con la squadra in flessione e l’eliminazione dall’Europa League, Sousa non ha più trovato il supporto della società, Adv è stato lontano oltre un mese, Cognigni ha avuto problemi e questo isolamento è stato vissuto dal tecnico come una sorta di licenziamento anticipato. In effetti la Fiorentina non aveva gradito le troppo frequenti esternazioni ironiche sul mercato e sui piani di rafforzamento, i Della Valle c’erano rimasti male, e su questo servono intese ferree sui programmo futuri e sulla comunicazione da fare.

Ora però, in sostanza, Adv si aspetta che Sousa ammetta di aver sbagliato certe esternazioni e, soprattutto, vuol sentirsi dire chiaramente dall’allenatore che ha ancora grandi stimoli per stare a Firenze. Naturalmente dovrà spiegare anche il vistoso calo delle ultime settimane. A questo punto Adv, se i chiarimenti ci saranno, ribadirà la fiducia a Sousa e la volontà di costruire assieme una Fiorentina ancora più forte. E sabato prossimo in conferenza stampa Sousa dovrà essere chiaro e netto sulle sue intenzioni. Magari in futuro servirà anche un passaggio successivo con Ddv per chiudere in bellezza gli equivoci. Vedremo.

Tornando all’oggi, Andrea resterà a pranzo con la squadra, vedrà l’allenamento e dopo il colloquio con l’allenatore parlerà al gruppo e singolarmente con i leader. Poi a fine giornata, dopo l’allenamento, ci sarà un vertice con i dirigenti. Gli obiettivi sono due, cercare di far ripartire immediatamente la Fiorentina alla conquista del quarto posto, decidere i piani di massima per l’anno prossimo. Per l’immediato la crisi della squadra sembra più mentale che fisica. Sono già stati analizzati dai manager e dall’allenatore i dati medico-scientifici delle ultime cinque stagioni e sembrerà strano, ma questa è la squadra che fisicamente sta meglio in assolutoNon resta quindi che pensare al blocco psicologico, l’incapacità di reagire a una situazione avversa e penalizzante dopo la batosta subita con la Roma. Su questo si dovrà lavorare.

Per il futuro, dopo la pesante sconfitta di Empoli, Adv ha pensato e ripensato per tre giorni. Analizzando a fondo tutta la stagione, dal punto di vista dei risultati, del gioco e della gestione, il presidente ha capito che sono stati fatti degli errori in sede di mercato, ma anche in molte fasi del day by day, nei rapporti società-allenatore-squadra, ma anche con la città e su questi errori dovranno lavorare tutti per non ripetersi, per migliorarsi.

Però da questa analisi spietata, Adv è uscito con la convinzione che questo gruppo di lavoro ha fatto buone cose, durante la sua gestione mai era stato in testa alla classifica e non solo questo, la Fiorentina è sempre stabilmente in zona Europa, davanti a squadre più attrezzate economicamente e tecnicamente come Milan e Lazio partite con grandi ambizioni, quindi sarebbe un errore fare la rivoluzione, ripartire da zero. Non c’è motivo di buttare via tutto per due mesi negativi. Ora la strategia è più chiara: coltivare il tanto di buono fatto, correggere gli errori e migliorarsi ancora.

Su come fare si sta riflettendo. Per il ruolo di direttore sportivo potrebbe anche essere confermato Pradè che in quattro anni ha fatto in sostanza buone cose. Si stanno analizzando anche altri profili come da noi anticipato, ad esempio quello di Pietro Lo Monaco. Come è noto si pensa anche a Corvino, mai invece a Baldini per i ben noti fatti di Calciopoli. La Fiorentina ha pagato in immagine e in sostanza e Baldini è stato tra quelli che hanno fatto partire l’inchiesta diventando poi consulente degli inquirenti nella prima fase. Non si dimentica. Per l’allenatore abbiamo detto. Si punterà al chiarimento e alla riconferma di Sousa. E sul mercato?

Mai come quest’anno la Fiorentina ha la possibilità di migliorarsi. Ci sono almeno cinque-sei giocatori che hanno grande appeal, da Kalinic a Vecino, da Berna a Alonso a Babacar, per non parlare di Ilicic, tutti li vogliono. L’idea è quella di venderne un paio, in primis accontentare quelli che vogliono fare altre esperienze. Ilicic, ad esempio, dovrebbe andare in Inghilterra con una buona plusvalenza.

Al di là dei nomi, però la strategia è chiara: vendere due buoni giocatori e fare cassa. Unendo queste risorse al budget previsto dai Della Valle, c’è la possibilità di comprare bene e rafforzare un gruppo già importante. Inutile fare nomi, oggi uno, nessuno e centomila sono tutti buoni e nessuno è buono.

Sarà fatta molta attenzione anche alle personalità degli acquisti. La Fiorentina di oggi è molto tecnica, fatta di buone persone, un ottimo gruppo, manca forse della cattiveria di un leader e si è sempre visto nei momenti di difficoltà. Ecco, se tra gli arrivi si pesca anche un vero leader da spogliatoio non sarebbe male. Anzi. Nel frattempo pure la città aspetta una immediata reazione d’orgoglio a cominciare dalla gara con il Sassuolo. All’open day di ieri la presenza dei tifosi è stata limitatissima, tra incoraggiamenti e piccoli mugugni. Domenica però l’apporto del pubblico sarà fondamentale e il pubblico fiorentino ci sarà.

Nel frattempo, fra le cose giuste o sbagliate in società, ci sorge spontanea una domanda: ma chi ha deciso di aprire ai tifosi proprio ieri? Mossa incauta per non dire ingenua. Per fortuna i tifosi fiorentini sono civili e fondamentalmente comprensivi, ma i dirigenti viola non hanno calcolato la possibilità di una contestazione pesante, di un clima ostile? Per una squadra già sballottata poteva essere la mazzata finale, per fortuna è andata bene…