DA VIVIANO A PINO VITALE, LA FIORENTINA NASCE COL CUORE

01.05.2012 00:00 di  Enzo Bucchioni   vedi letture
DA VIVIANO A PINO VITALE, LA FIORENTINA NASCE COL CUORE
© foto di Firenze Viola

Aspettando la salvezza, Diego Della Valle con i suoi consigli, Andrea con la responsabilità della gestione e delle scelte con Mario Cognigni presidente operativo, hanno già delineato da tempo le strategie per rifondare la società prima e la squadra poi.
Il piano è pronto e le idee chiare
, molti i colloqui già fatti, alcuni ancora da fare, ma la scelta del direttore generale e del direttore sportivo è solo questione di ore. E per la Fiorentina in queste settimane c’è stato solo l’imbarazzo della scelta. Come avevamo anticipato, confermiamo che si sono offerti tutti, ma proprio tutti, con un’unica eccezione: Marotta.
Gli altri, compresi nomi di grande esperienza come Ariedo Braida hanno dato la disponibilità a lavorare per la famiglia Della Valle a testimonianza di quanto siano solide e credibili nel mondo del pallone le prospettive per la Fiorentina. Gli investimenti sui dirigenti e sui giocatori si faranno, ma da qualche settimana si sta pensando che oltre alla preparazione e all’abilità, i professionisti che lavoreranno in futuro per la Fiorentina dovranno avere anche particolari caratteristiche umane.
Partendo dalla famosa frase "I have a dream", per chi verrà a Firenze la Fiorentina dovrà essere non solo una importante opportunità di carriera, ma soprattutto il coronamento di un sogno. E così Diego Della Valle ha fatto subito il nome del portiere Viviano. Lo prenderebbe volentieri e ci proverà. Oltre a essere un nazionale è un tifoso viola da sempre, da quando ha cominciato a giocare ha sempre avuto come unico obiettivo vestire la maglia della Fiorentina. Un sogno, appunto. E i sogni danno una bella spinta anche alle motivazioni.
Proprio seguendo questo filo e questa idea di una Fiorentina fatta anche col cuore, con la fiorentinità, le ultime tracce per il direttore generale riportano a Pino Vitale. Ecco un altro che oltre ad essere bravo e preparato, si farebbe in quattro per lavorare con la Fiorentina. Anche per lui sarebbe il coronamento di una carriera. Le sue quotazioni stanno salendo proprio da quando è passata l’idea di cercare uomini ricchi di motivazioni particolari. Anche Oriali (ex viola) resta in corsa, ma il ruolo di direttore generale lo ha fatto riflettere troppo e poi c’era da sciogliere un impegno pregresso con un’altra società. Vedremo. Piace molto anche Macia per l’impegno profuso negli ultimi mesi e la indubbia capacità dimostrata in carriera anche in campo internazionale. Lui nel team ci sarà sicuramente e le sue competenze saranno allargate. A proposito di team, abbiamo già più volte detto che la Fiorentina cambierà modello gestionale, non più un uomo solo al comando come Pantaleo Corvino (e per questo Lo Monaco non e’ l’identikit giusto), ma un pool con presidente, direttore generale, direttore sportivo e allenatore che valuterà e deciderà tutte le strategie tecniche e le operazioni di mercato.
A proposito di motivazioni particolari e di fiorentinità, il pensiero è corso anche a Spalletti. Ha ringraziato sentitamente, ma portarlo via dal calcio russo con i suoi soldi, le sue ambizioni, ma anche una ambiente non avvelenato come da noi, è ormai un’impresa titanica. Forse solo il Real, il Barca o il Chelsea potrebbero fargli cambiare idea. Ma non ne siamo certi.
Certissimi invece che alcune partite positive delle ultime settimane non hanno fatto cambiare idea sul rinnovamento quasi totale del parco giocatori. La valutazione sarà complessiva, due gare giocate bene non basteranno. Sicuri di restare sono soltanto Jovetic, Behrami, Nastasic, Camporese, Pasqual, Salifu e Neto. Natali sta riflettendo dopo una telefonata di Diego Della Valle e il ruolo di leader della difesa gli piace. Probabilmente resterà. Tutti gli altri a casa (quelli in comproprietà o prestito) o sul mercato. Per l’allenatore il discorso è più delicato perché Delio Rossi è un ottimo professionista con la sfortuna di essere arrivato a Firenze nel momento sbagliato: la decisione è rinviata alla fine del campionato.

Enzo Bucchioni

Direttore QS Quotidiano Sportivo

(Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno)