CORVINO DA SOUSA IN PORTOGALLO PER CONVINCERE RUI COSTA A FARE IL DT. IL CORVO: "QUESTA È LA MIA SFIDA PIÙ GRANDE". LE IDEE DI MERCATO: VIA KALINIC, VECINO E BABA. PRESENTAZIONE LA PROSSIMA SETTIMANA. COMMOSSO DA UNO STRISCIONE

31.05.2016 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
CORVINO DA SOUSA IN PORTOGALLO PER CONVINCERE RUI COSTA A FARE IL DT. IL CORVO: "QUESTA È LA MIA SFIDA PIÙ GRANDE". LE IDEE DI MERCATO: VIA KALINIC, VECINO E BABA. PRESENTAZIONE LA PROSSIMA SETTIMANA. COMMOSSO DA UNO STRISCIONE
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© foto di Federico De Luca

Corvino Due, il Ritorno è cominciato alla grande. Chi lo ha visto da vicino in questi giorni lo racconta come un uomo dall’entusiasmo straordinario. E’ pieno di idee e di motivazioni, al solito amico fiorentino fidato (uno dei tanti) ha spiegato ancora una volta che "questa per me è la sfida più grande". E tale sarà. La sfida è iniziata ufficialmente domenica a Milano dove il presidente esecutivo della Fiorentina Mario Cognigni e Pantaleo Corvino hanno messo nero su bianco quello che già si erano detti in alcune telefonate della scorsa settimana.

Chi pensava che Corvino tornasse a fare il direttore sportivo, riprendendo la carica che aveva lasciato nel 2012, si è sbagliato. Corvino torna con un incarico ben più prestigioso, come racconta il comunicato ufficiale di ieri pomeriggio, il "Corvo" sarà il Direttore Generale dell’area tecnica. Il numero uno per tutto quello che riguarda il calcio giocato e dintorni, dalla prima squadra in giù. Questo lascia pensare che il Direttore Generale Rogg si occuperà soltanto dell’area amministrativa (marketing compreso). Ma questo è un dettaglio.

Tornando a Corvino, il nuovo incarico presuppone che attorno a lui ci sarà anche uno staff di lavoro formato da un direttore sportivo (sicuro) e forse da un direttore tecnico. Vi avevamo detto la settimana scorsa che Cognigni sta lavorando al rafforzamento del management sportivo della Fiorentina e questa è la riprova. Naturalmente lo farà immettendo uomini graditi a Corvino, a dimostrazione che il Corvo non è quel dittatore descritto dai suoi detrattori, ma un manager che ama circondarsi di persone professionalmente importanti tanto che a Firenze nel passato ha portato Macia e fin dalla prima ora il professor Vergine, uno dei più stimati in Italia, l’uomo che ha riorganizzato alla grande il settore giovanile viola, da sempre una sua creatura. Succederà anche questa volta. Ma chi arriverà?

Su questo si sta lavorando. Da ieri mattina Corvino ha indetto riunioni su riunioni e la prima indiscrezione che filtra è assolutamente straordinaria. L’idea è forte, la coltiva da tempo Mario Cognigni: riportare a Firenze Rui Costa. Ricordate il viaggio a Lisbona del presidente viola attorno al primo maggio? Una breve vacanza, era stata definita così. In effetti Cognigni aveva portato anche la moglie. Poi era stato visto incontrare il Benfica e lo stesso Rui, per depistare è stato fatto trapelare il ritorno di fiamma per Lisandro Lopez.

Sarà anche vero, il difensore piace, ma l’obiettivo principale era quello di parlare con Rui Costa per offrirgli la possibilità di tornare a Firenze come direttore sportivo, spalla di Corvino, ma soprattutto raccordo tra la squadra del suo amico Paulo Sousa e la società. In breve, un uomo sostanza e immagine allo stesso tempo, uomo di calcio, campione carismatico, tipo quello che Nedved rappresenta per la Juventus. Diciamolo, Rui Costa ha mostrato felicità e riconoscenza, ma ha lasciato a Cognigni ben poche possibilità. Rui sta bene a casa sua, nella sua squadra di sempre.

Ma Cognigni e Corvino ci riproveranno in questi giorni. Corvino ha già prenotato un aereo per andare in Portogallo e con tutta probabilità, se altri impegni lo consentiranno, viaggerà con lui anche Cognigni. L’obiettivo numero uno è quello di incontrare Paulo Sousa per fare la conoscenza, ma soprattutto stilare immediatamente un piano di lavoro che consenta a Corvino di preparare nei dettagli la campagna acquisti in uscita e in entrata. Paulo Sousa troverà in Corvino il punto di riferimento tecnico della società, non avrà più modo di lamentarsi. E con Corvino ragionerà su tutto e di tutto quello che servirà al rilancio della Fiorentina.

L’obiettivo numero due è quello di riprovare a convincere Manuel Rui Costa che un’esperienza in Italia potrebbe arricchirlo professionalmente in una piazza stimolante e che, calcisticamente parlando, lo adora. Di sicuro anche Paulo Sousa farà le pressioni necessarie. Quante probabilità ci sono di convincere Rui? Allo stato non moltissime, ma nel calcio domani succedono cose che oggi sembrano impossibili. Se non sarà Rui Costa, in settimana comunque Corvino dovrà indicare il nome di un collaboratore tecnico di sua fiducia. Poi si passerà alla ricerca dell’ex giocatore da immettere in società, ma ripetiamolo, Cognigni e Corvino con Sousa faranno di tutto per convincere Rui.

Corvino e Sousa, naturalmente, faranno soprattutto i piani di mercato. E’ il primo contatto fra i due. Il Corvo stima l’allenatore, lo aveva già segnalato nel 2011, l’anno scorso lo avrebbe portato volentieri anche a Bologna. Si tratta di intendersi e di avere un rapporto stretto su tutto.

Corvino ha la piena delega della società sui problemi tecnici, Sousa avrà come punto di riferimento lui e non Cognigni come ha detto di recente. Del resto i cognomi cominciano entrambi per C e Sousa non conosce bene l’italiano. Inoltre, come ben sapete, la Fiorentina ha necessità di fare plusvalenze perché in base al fair play finanziario è sotto di 29 milioni negli ultimi esercizi, molto vicina ai 30 fissati dall’Uefa per i viola. Come dire che andranno ceduti dei giocatori prima di comprare e su questo dovranno decidere Corvino e Sousa.

Quali? Corvino vuole confrontarsi per capire quali sono gli incedibili per l’allenatore. Poi, naturalmente, si valuteranno le offerte che perverranno alla società e in base a queste, fra i giocatori indicati da Sousa, saranno ceduti quelli per i quali la plusvalenza sarà maggiore. Babacar è un indiziato, l’offerta supera i dieci milioni, è un prodotto del settore giovanile. Ottima plusvalenza. Ma anche Kalinic, pagato soltanto 5,5 milioni, se Sousa darà l’ok potrà essere un buon colpo se ci sarà qualcuno disposto a pagare i venti milioni che la Fiorentina si è prefissa. Ma anche Vecino, se il Napoli dovesse arrivare a 25-30, andrà sul mercato.

Naturalmente Sousa ribadirà quali sono le sue idee e le sue priorità per avere al via della prossima stagione una Fiorentina più forte. Sarebbe assurdo fare nomi ora come sta facendo qualcuno, le operazioni di Corvino per ora sono solo sulla carta. IpotesiQualcosa di più concreto uscirà dopo la trasferta portoghese, solo allora Corvino potrà mettere in moto la sua macchina da guerra sul mercato. Una macchina che funziona bene come ha dimostrato nei suoi 7 anni fiorentini, ma anche nell’uno e mezzo a Bologna.

Corvino punterà anche su alcuni giovani importanti che ha nel mirino, come fece con Jovetic, Ljaijc e compagnia. Il viaggio in Portogallo e il lavoro attorno allo staff non saranno brevi, e la presentazione di Corvino a Firenze, al contrario di quanto annunciato dai soliti sparatori a caso, non avverrà questa ma la prossima settimana. Nessuna fretta, Cognigni vuole fare le cose per bene lavorando sott’acqua come ha fatto ingaggiando Corvino.

Nel frattempo proprio Corvino, al telefono con il suo amico fiorentino, ha ribadito un altro concetto. "Sono tornato per i Della Valle, ma anche per il legame che ho sempre avuto con i tifosi e la città. Mi sono emozionato come poche altre volte, quando tornando a Firenze con il Bologna ho visto uno striscione che inneggiava al mio nome. In una città così, in una società così dovevo tornare".

Tornerà come Direttore Generale e con l’obiettivo ambizioso di far meglio dell’ottima era Pradè (quattro volte l’Europa) e rimettere a posto dei bilanci un po’ troppo fuori dai parametri Uefa. Oltre a sapere di calcio come pochi, ci vorranno coraggio e intuizioni, doti che a Corvino non sono mai mancate.

Sarà legato ai viola da un contratto biennale con opzione sul terzo. In bianco non era la cifra dell’ingaggio, come hanno scritto i soliti disinformati, ma il numero degli anni. Corvino si sarebbe accontentato anche di un anno solo, è stata la Fiorentina a volere un accordo più lungo. E’ bene ricordare che per tornare a Firenze, Corvino ha lasciato un contratto pesantissimo con il Bologna che durava fino al 2018.

Tantissimi i messaggi e i commenti delle ultime ore su questo ritorno. Per tutti la Fiorentina ha fatto un grande colpo. Pochi i silenzi (ci siamo capiti). Molti gli starnazzamenti e le leccate di tanti (troppi) pseudo giornalisti che negli anni scorsi avevano consumato la lingua per parlare male di Corvino quando è andato via e oggi stanno cercando di riposizionarsi in fretta. Un classico di certa gente che si professa "fiorentino vero", schiena dritta mai?