CINQUE DOMANDE PER ANDREA

16.06.2012 00:00 di  Leonardo Petri   vedi letture
CINQUE DOMANDE PER ANDREA
© foto di Firenze Viola

Prevale la noia e, per una volta, le parole di Pradè nella conferenza stampa di presentazione di Montella sono da prendere alla lettera. Ci vorrà tempo, per ora non si muove niente, dovrete avere pazienza. La sensazione, però, è che i neodirigenti viola debbano ancora affinare le proprie metodologie di lavoro e il proprio modo di rapportarsi con la piazza. Ho la sensazione che Firenze tra un po' chiederà lumi sullo stato delle trattative, vorrà aggiornamenti sulla vicenda Jovetic, vorrà, insomma, quella chiarezza che un po' tutti, nelle ultime settimane hanno annunciato. Sarà quello il primo momento interessante della stagione, in cui Pradè e Macia, avranno il compito di tranquillizzare l'ambiente, rasserenarlo, trasmettergli quel minimo di fiducia che, mi accorgo, ancora manca. Giro per la città, parlo con la cosiddetta gente normale, con il tifoso silenzioso e mi sembra che prevalga di gran lunga lo scetticismo, nonostante Macia sia stata una scelta rivoluzionaria, Pradè si sia presentato bene e Montella piaccia abbastanza. Ma, inutile nascondersi dietro un dito, Firenze si aspetta altro, si aspetta una parola dei Della Valle. Un sospiro di Andrea che aveva annunciato di dover fare il punto della situazione quando ancora il campionato non era terminato e che, da quel giorno, è totalmente sparito dai radar. Non ha presentato né Pradè né Macia, non ha presenziato alla presentazione di Montella, non ha proferito parola sulla presunta offerta piovuta sul tavolo dei suoi dipendenti per Jovetic. I casi sono due, o Andrea ha definitivamente deciso di seguire le orme del fratello Diego, sconvolto dai fischi dell'ultima giornata e dalle parole pronunciate dal patron (o ex?) in Giappone, oppure, in un sussulto di modestia, ha ritenuto che i suoi uomini in loco non abbiano più alcun bisogno della sua presenza. Ma mentre leggo e ascolto di possibili, e spesso impossibili compravendite, la domanda della base è sostanzialmente sempre la stessa: cosa dice Andrea? Seguita dalla variante dov'è Andrea? Ho difficoltà a rispondere ma poi, dando un'occhiata al calendario, vengo assalito da una speranza, la prossima sarà la settimana di Pitti Uomo che, tenendosi a Firenze, potrebbe costringere i proprietari a spostarsi da queste parti, almeno per un pomeriggio. Sarebbe una buona occasione, quella, per porre qualche domanda che anticipo qui di seguito: la rivoluzione è finita con la partenza di Corvino? Quale è il budget a disposizione di Pradè e Macia? Cosa dice la proprietà in merito alla situazione di Stevan Jovetic, è cedibile o incedibile? Cosa pensa la proprietà sul progetto dell'area Mercafir? Ha intenzione la proprietà di presentare un'offerta per l'area? Cinque domande che spero, la prossima settimana, nella sempre affascinante cornice della Fortezza da Basso, potrò, potremo rivolgere direttamente ad Andrea Della Valle.  

Leonardo Petri

giornalista di Canale10