CALMA E TRIGU DUE
Forse sarò un inguaribile ottimista ma la Fiorentina non rischia di invischiarsi nella zona retrocessione. Evocarla, oltretutto, fa male anzi porta male e non aiuta a risolvere i problemi che la affiggono. Dobbiamo tutti, dico tutti, restare lucidi. Il pareggio rimediato sabato sera contro l’Atalanta non aiuta i tifosi e non agevola il lavoro dell’allenatore. Non aiuta nemmeno la ricerca dell’autostima di alcuni giocatori. Come non aiutano i fischi che partono verso alcuni giocatori, sempre i soliti e i più sensibili.
Meglio chiarire: Lazzari è un vigilato speciale, non gli viene perdonato niente anche se si ingobbisce per tappare i buchi lasciati da qualche compagno più disinvolto. L’ottanta per cento dei suoi errori sono figli del nervosismo e della mancanza di fiducia, nei suoi confronti, di una parte della tifoseria.
Il discorso lo si può allargare a De Silvestri, Kharja, Munari, Pasqual etc. etc. Paradossalmente si sprecano gli elogi a Salifu e Nastasic. Il centrocampista ha qualità eccellenti e sa verticalizzare come il miglior Montolivo. Ma non dirò mai, per non sminuire la portata del suo debutto da titolare, che dopo quaranta minuti è sparito, quando l’Atalanta ha cercato il pareggio.
Se migliora e matura è una carta in più a disposizione di Delio Rossi. Altro giovane che apre il cuore è Nastasic ma sabato il ragazzo ha confermato quanto sia delicato affidarsi ad un giovane pur bravo e destinato a diventare l’erede di Vidic.
Gli errori e le incertezze sono tali anche quando il pallone non finisce alle spalle di Boruc. Lo sa benissimo Natali diventato vecchio e dannoso per avere aperto la strada, con il portiere viola, a Giampaolo Pazzini. Un atteggiamento che aiuta: Natali è tra i pochi, secondo la mia modestissima opinione, che fa il suo mestiere con impegno e dedizione. Sa benissimo che non vale Fabio Cannavaro e nemmeno vuole spacciarsi tale. Tornando a Nastasic: il ragazzo ha talento come lo ha, nel ruolo, anche Camporese. Il talento è un dono divino ma per certificarlo va assecondato ma non sprecato. Il talento va allenato bene altrimenti la Fiorentina, avendo tanti giocatori talentuosi, non sarebbe adesso nei guai. Altri colleghi più ferrati in calciomercato, sforneranno tutti i nomi che vogliamo per rinforzare la Viola; nell’attesa invito i giocatori a darsi una svegliata perché sono sotto la soglia della sufficienza e chiedo a Delio Rossi una sola grande cortesia: scelga fra gli affidabili e tralasci gli altri.
Si riprenda solo pecorelle smarrite e quei tre giocatori che imporrà alla società.
Ps: come spiegato qualche mese fa, tornando al titolo di questo articolo, in sardo calma e trigu significa calma e sangue freddo.
Franco Ligas
giornalista Mediaset