ALLARME STADIO: L'AREA MERCAFIR NON SERVE A NESSUNO

10.07.2012 00:04 di  Enzo Bucchioni   vedi letture
ALLARME STADIO: L'AREA MERCAFIR NON SERVE A NESSUNO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Uno dopo l’altro stanno arrivando a Firenze i giocatori che avevamo indicato tempo fa da Roncaglia a Viviano. Con un po’ di tempo (per la Fiorentina) e un po’ di pazienza (per i tifosi), la squadra al via sarà competitiva per l’Europa League.

In attesa conviene ragionare su quella che una volta era stata definita Cittadella Viola e che strada facendo si è ritirata fino a rimanere poco più di un villaggio viola. Ma si farà mai? Per rispondere a questa domanda bisogna prima intendersi su una questione fondamentale: perché le squadre hanno bisogno di nuovi stadi di proprietà? Le ragioni sono soprattutto economiche. Per avere stadi più accoglienti forse basterebbe ristrutturare gli esistenti, ma non servirebbero allo scopo. I nuovi stadi devono essere inseriti in un contesto che preveda altre attività commerciali e imprenditoriali legate al marchio societario con il fine di produrre utili che vadano oltre la biglietteria, il merchandising e i diritti televisivi. In sostanza i nuovi stadi sono un bene immobile che da valore alle società di calcio e soprattutto sono fonte di reddito certo. Come ricorderete, secondo il progetto della Cittadella presentato nel 2009, con un investimento di circa 1000 milioni di euro, su oltre 70 ettari, secondo gli studi dei Della Valle sarebbero entrati ogni anno nelle casse della Fiorentina (e non nelle loro tasche) cinquanta milioni di euro. Più o meno i soldi dei diritti Tv che mancano ai viola nei confronti delle squadre più forti (Juve, Inter, Milan, Roma e Napoli). Insomma un modo per cercare di dare un futuro certo, sia finanziario che sportivo, alla Fiorentina. Sappiamo come è andata a finire.

Ora si discute della Mercafir e di un nuovo stadio con altre strutture annesse su un’area di circa 30 ettari. Siccome sta per uscire un bando pubblico al quale potranno partecipare tutti e non soltanto la Fiorentina, una società italo-belga specializzata in sviluppo immobiliare ha cercato di vederci più chiaro per poi proporre l’affare a potenziali investitori (arabi?) pronti ad entrare nel mondo del calcio. I risultati dell’indagine sono assai deludenti. Secondo l’attuale progetto Mercafir il nuovo stadio produrrebbe 31 milioni di euro l’anno se la Fiorentina giocherà in Europa, 23 se si piazza tra il sesto e il decimo posto, appena 16 se finisce undicesima. Il risultato operativo potrebbe oscillare tra i 15 e i 4,5 milioni. Se a questa cifra detraiamo le rate per i prestiti e le spese accessorie, il conto economico potrebbe andare addirittura in rosso, altro che stadio per dare un futuro alla Fiorentina. Saremmo più o meno punto e a capo. Siccome l’investimento è notevole (circa 200 milioni) ci chiediamo a questo punto a chi converrà fare uno stadio alla Mercafir. Soprattutto chi parteciperà a un bando pubblico sapendo che la Fiorentina ha tra l’altro in questi giorni rinnovato la convenzione con il comune e potrà giocare al Franchi fino al 2022? Risposta semplice: nessuno. Faccio uno stadio che non produce reddito sufficiente senza avere una squadra da farci giocare dentro? Una situazione pirandelliana con la sensazione che andremo al Franchi ancora per molti anni.

Enzo Bucchioni

Direttore QS Quotidiano Sportivo

(Il Resto del Carlino - La Nazione - Il Giorno)