IVAN, Drago può andare se deve fare così. Però so...
L'ex portiere viola Andrea Ivan parla così di alcuni temi legati alla Fiorentina, iniziando da Dragowski e dalle dichiarazioni del suo agente ieri a FirenzeViola.it: "Questo è il problema dei procuratori, che pensano di fare il calcio. Ha fatto una mossa che non stava né in cielo né in terra, ha provato ad anticipare le polemiche facendone una lui. Qualche tempo fa i problemi erano tutti tranne il portiere, ora invece il contrario. Certo, non si può neanche condannare una persona per un errore fatto sul terreno di gioco, soprattutto perché Dragowski rientrava da un infortunio. Penso però che nella testa di Italiano ora il portiere titolare sia Terracciano, le gerarchie di cui parlava a inizio anno sono cambiate. Dragowski ha tolto tante castagne dal fuoco ma non è Buffon, che torna dopo due mesi di infortunio ed è come se non fosse successo nulla".
Provando a guardare oltre, cosa servirebbe dopo Dragowski?
"Il calcio oggi è cambiato, ce n'è uno in Italia e un altro in Europa. Servono due titolari, per come la vedo io. Mi piacerebbe che Dragowski il carattere lo mostrasse davvero, non così. Io ho fatto il secondo per tanti anni, ma è la maglia quella che indossi e ti fa andare avanti. Non importa chi dei due giochi, l'importante è che lo faccia bene. Se però il suo procuratore deve fare certe uscite, allora è meglio che Dragowski vada via".
I compagni come vivono un'uscita così?
"Ci sono vari tipi di spogliatoio. Io ho un amico che aiuta Italiano e so che lì c'è una mentalità vincente, vanno oltre a queste cose. La nota stonata viene proprio perché anche Dragowski è uno del genere, non so se il procuratore abbia agito dopo aver parlato con lui. Però non è uno spogliatoio feribile sotto questo aspetto".