PERCHE' PERDERLO?
Vogliamo innanzitutto far luce su un aspetto che ci sta particolarmente a cuore. Quando parliamo di mancanza di chiarezza nelle strategie di mercato della società viola non vogliamo per forza accusare quest’ultima. Esprimiamo soltanto alcuni nostri dubbi, basati, ovviamente, su notizie e indiscrezioni che ci giungono e che riteniamo attendibili, ma sempre di dubbi si tratta. Paradossalmente questa mancanza di chiarezza potrebbe avere anche degli aspetti positivi. O meglio, potrebbe essere un metodo che la Fiorentina utilizza per mettere fuori strada chi l’aspetta al varco in questa sessione di mercato. Ad esempio, la Juventus, nonostante l’infortunio di Iaquinta e la scarsa condizione di Amauri, fino a ieri mattina ha negato che l’acquisto di un attaccante rappresentasse una priorità per il proprio mercato. Forse la società bianconera, ora che si è fatto male anche Quagliarella, dovrà giocoforza esporsi, ma le voci riguardanti l’interesse del club piemontese per Gilardino, Pazzini e compagnia cantante non erano certo da fantamercato. Tornando alla Fiorentina, il nostro auspicio è quindi che certe dichiarazioni e prese di posizione che ci fanno un po’ storcere la bocca altro non siano che parte di una tattica ben precisa. Al momento non possiamo usare un termine più ottimistico di “auspicio”, ma, se il 31 gennaio saremo smentiti, non ci considereremo dei visionari ma nemmeno ci stracceremo le vesti, visto che quello che alla fine ci sta più a cuore è il bene della Fiorentina stessa. Non abbiamo nemmeno la presunzione di voler dare dei consigli a chi si occupa del mercato viola. Però esprimere delle opinioni ci pare più che lecito. Ed è in questo contesto che vogliamo affrontare la situazione di Mario Alberto Santana. Al di là della rete segnata ieri a Bologna, l’italo-argentino è ormai da tempo una pedina preziosa nello scacchiere gigliato.
Oltre ad aver dimostrato una grande duttilità sotto l'aspetto tattico, l’ex Palermo ci pare molto cresciuto anche dal punto di vista della personalità. Non ci è ancora chiaro, ripetiamo, se la Fiorentina abbia in mente di attuare o meno una vera e propria rivoluzione. Fatto sta che da qualche punto fermo si dovrà in ogni caso ripartire. E non è detto che si tratti per forza dei cosiddetti “big”. Nel calcio le bandiere non sembrano esistere più. E se nella Fiorentina ce n’è una ha senz’altro il volto di Marco Donadel. Santana non ha probabilmente il carisma e l’abnegazione del mediano veneto. Ma, da quello che ormai da tempo vediamo in campo, accostare i due ci viene sempre più spontaneo. E purtroppo anche dal punto di vista del mercato. Con i rispettivi contratti in scadenza e con la Fiorentina, che, almeno da quanto dichiarato dagli agenti dei due calciatori, non sta muovendo un dito a tal proposito. E, di conseguenza, con la prospettiva di vederli partire a giugno a parametro zero che si fa sempre più concreta. Vi sembra forse azzardato sostenere che sarebbe uno spreco perdere così due giocatori del genere?