MERCATO, Il punto sulle uscite viola

vanno da un minimo di cinque ad un massimo di sette le cessioni che la Fiorentina deve effettuare da oggi fino al prossimo 31 agosto. Quattro gli elementi di seconda fascia, che rispondono ai nomi di Avramov, Gulan, Di Tacchio e Di Carmine, che non sono parte del progetto tecnico di Sinisa Mihajlovic. Per il portiere serbo Corvino sta lavorando su opzioni all'estero - leggi gli svizzeri del Grasshopper -, ma in Italia rimane aperta la pista Brescia. Gulan invece ha ricevuto richieste da Frosinone, Ascoli e Siena, così come sempre in Italia vorrebbe restare Di Tacchio che, scartate opzioni in Prima Divisione, sta provando, attraverso il suo procuratore, ad aprirsi un varco per il Bologna, dove c'è il suo vecchio mentore ai tempi di Ascoli, Franco Colomba. Infine Di Carmine che in settimana, dopo le voci raffreddate sul Frosinone, ha sempre in ponte la chance Triestina, insieme all'ex compagno di Primavera, il classe '90 Seculin.
Tre gli elementi invece di 'prima fascia' su cui Corvino non ha fretta di lavorare ma che, se arriverà l'offerta giusta, non saranno certo spinti a rimanere in viola. Si va da Donadel, che i media avvicinano all'Udinese - ma che Dainelli vorrebbe portare con sé al Genoa -, a Papa Waigo (sempre il Brescia in prima fila) fino a Frey che, seppur debolmente, continua a piacere al mercato inglese, pur avendo manifestato la volontà di restare a Firenze. Per Juan Manuel Vargas la Fiorentina chiede minimo 23 milioni di euro: possibili sorprese sono attese da agosto in poi. Tutto fermo per Adrian Mutu, cui però la Fiorentina, non richiedendo l'autorizzazione per fargli almeno giocare le amichevoli, ha mandato un nuovo segnale di libera uscita.
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