MERCATO, A Pazzini conviene rimanere?

18.06.2008 08:32 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Goal.com

Provate a chiedere di Giampaolo Pazzini ad un qualsiasi appassionato di calcio, vi risponderà (almeno a sensazione) che si tratta di uno dei bomber più importanti della nuova generazione.
 
Provate a chiedere a chiunque se, con l'arrivo di Alberto Gilardino a Firenze, sia il caso di guardarsi intorno per cercare un'opportunità da protagonista e titolare, molti converranno che la soluzione di cercare la famosa "soluzione alternativa" non sembrerebbe così avventata.
 
Conviene a Pazzini rimanere alla Fiorentina? L'abbiamo chiesto ad un allenatore, ad un operatore di mercato e ad un noto giornalista televisivo, Daniele Caiola di Sport Italia, volto amico degli amanti del cuoio a scacchi esagonali. "Fossi in Pazzini - ci ha detto Caiola in Esclusiva - Rimarrei al Franchi in maglia viola. Perché la Champions a Firenze è davvero un’opportunità irripetibile". Opportunità condivisa da Attilio Tesser, pronto a "giustificare" qualche critica di troppo piovuta sul capo del pistoiese per via della pesante eredità raccolta. "Anche io consiglio a Pazzini di rimanere - ci ha risposto -  perché è in una società che gioca la Champions League ed ha un anno in più di esperienza.

Non possiamo dimenticare che l'attaccante ex Atalanta ha dovuto assorbire l'eredità di un certo Luca Toni, qualcosa tutt'altro che facile.  Troverà senza dubbio spazi, per giocare tutte le competizioni di livello i viola hanno bisogno di due centravanti di ruolo".
 
Fiducia, fiducia, fiducia, questo il diktat assoluto. Con un'aggiunta non male, quella fatta dal procuratore Mauro Cevoli, agente di Apimah Barusso della Roma. "Pazzini fa bene a restare in viola perchè lì è tenuto in considerazione e sono certo che avrà spazio. Non sono così convinto che sarà la riserva di Gilardino, alla Fiorentina puntano su di lui e fanno bene perchè il ragazzo ha delle qualità incredibili ed ha dimostrato di poter giocare". Capito? C'è anche chi vede il "Gila" dietro al "Pazzo" nella gerarchia di Prandelli: non male come duello...