Storie di mercato - Il bivio di Rufai: restare al Deportivo oppure... diventare re?

01.01.2007 09:35 di  Leonardo Menicucci   vedi letture
Fonte: TMWnews.it
Il portiere nigeriano Peter Rufai, "Dodo Mayana" per gli amici, è conosciuto dagli appassionati di calcio italiani soprattutto per aver (vanamente) difeso la porta della sua Nazionale dai tiri di Roby Baggio e compagni nel Mondiale di USA 94. Per lui una carriera trascorsa in Belgio, Portogallo e Spagna, con una comparsata al Deportivo La Coruna come terzo portiere, tra il 1997 e il 1999. Pochi sanno che proprio durante la sua esperienza con i galiziani, il 17 febbraio del 1998, Rufai ricevette una proposta davvero allettante, e piuttosto inedita negli ambienti del calciomercato. A chiamarlo non fu una squadra, ma una tribù; e non come calciatore, ma come sovrano. Si dà il caso, infatti, che il ragazzo fosse il figlio del re degli Idimu, una importante etnía nigeriana: alla scomparsa del padre, Peter sarebbe dovuto salire al suo posto sul trono, secondo le usanze locali. Tra la corona e il calcio, Rufete scelse quest'ultimo e – tra lo sconcerto dei suoi potenziali sudditi – decise di rimanere al Deportivo, rifiutandosi di tornare in Nigeria. A fine stagione, scaduto il contratto con il club iberico, l'estremo difensore ha poi chiuso la carriera nel modesto Gil Vicente, e attualmente gestisce una scuola per portieri in Spagna. Chissà, forse ad oggi rimpiange di non aver accettato quella proposta, è il caso di dirlo, davvero "sontuosa".