Kean imprescindibile, la sua assenza a Siviglia fa discutere. E adesso punta la Roma

C'è una Fiorentina con Kean e una Fiorentina senza Kean, ormai è chiaro. Sebbene gli attaccanti di scorta abbiano attenuato le conseguenze del sua assenza contro Cagliari ed Empoli, il centravanti piemontese rimane imprescindibile. Ha una marcia in più rispetto agli altri, e non ha mancato di dimostrarlo al Benito Villamarin di Siviglia quando ha sostituito Beltran nel secondo tempo. Lo strapotere fisico di Kean, la sua prepotenza, la grinta rispecchiano il ruolo centrale che ha assunto nella Fiorentina. Segna un gol ogni 135 minuti.
Una panchina che non convince.
Per questo motivo la panchina che gli è stata riservata nel primo tempo non convince affatto. Palladino ha giustificato la sua scelta dichiarando: "È stato una settimana fuori, a casa, in famiglia, ed è rientrato il giorno in cui siamo partiti. Non ha fatto allenamenti con la squadra, mi sembrava doveroso preservarlo a livello fisico, perché mettere in campo dall’inizio un giocatore senza allenamenti è rischioso". Ma, se è vero che col senno di poi è più facile valutare i fatti, lo è altrettanto che il centravanti fosse pronto a scendere in campo subito.
Beltran ancora una volta impalpabile
Tanto più che la prova di Beltran è nettamente insufficiente. L'argentino non ha creato alcun pericolo aI difensori biancoverdi Natan e Bartra, i quali al contrario sono stati impegnati da Kean una volta che è entrato in campo. In molti auspicano che l'ex Juventus possa tornare dal primo minuto già a Roma per poi giocarsi le sue carte assieme alla squadra giovedì prossimo al Franchi. Il classe 2000 è indispensabile, se possibile ancor più di inizio anno. La Fiorentina non può permettersi di farne a meno a questo punto della stagione. Non più.
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