IL DOVE, E IL COME

11.05.2021 00:00 di Tommaso Loreto Twitter:    vedi letture
IL DOVE, E IL COME
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Un presente che fa (molta) meno paura e un futuro (si spera diverso) che tutti anelano. Settimana particolare quella che vive la Fiorentina, sollevata dai tre punti sulla Lazio e dalla vittoria del Cagliari che sistema la classifica, e non potrebbe essere altrimenti a un passo da quel traguardo che tutti si auguravano arrivasse prima. Forse anche per questo l’entusiasmo manifestato al termine della gara di sabato sera è evaporato in fretta (almeno nella tifoseria) e anche guardarsi alle spalle può risultare spiacevole visto che per i viola, negli ultimi anni, non è più una novità lottare per restare in Serie A.

È allora per questo, e per i primi vincoli che contrattuali che cadranno con tre tecnici, che dal presidente viola è attesa una risposta forte e chiara su traguardi e ambizioni dei prossimi anni. Perchè se il proprietario americano non ha certamente responsabilità nella caduta libera in cui è finita la Fiorentina da quando Paulo Sousa portò i suoi a un passo dal titolo di campioni d’inverno (gennaio 2016) nel biennio che si va concludendo molto pare non aver funzionato. Una valutazione che potrà anche far arrabbiare un Commisso sempre puntuale nel rispedire al mittente le critiche, ma purtroppo confutata da numeri e scelte rivelatesi sbagliate.

Elencarle rischia di esser superfluo, almeno in questa sede, molto meglio augurarsi che proprio da determinati errori la Fiorentina sappia ripartire e ri-programmare. Valutando fin da subito l’importanza di un progetto tecnico nel quale le idee del tecnico siano condivise e difese (e nel dialogo a distanza con Gattuso c’è da augurarsi che sin da ora si trovino importanti punti d’incontro, sulla rosa, sul mercato ma anche su molto altro) e portandolo avanti con una lavorazione per forza di cose pluriennale. Insomma spetta alla società, mai come oggi, lasciarsi alle spalle paradossi come quelli dell’ultimo mercato invernale o incomprensioni interne come quelle registrate con la prima conferma di Iachini.

Una chiarezza di idee da trasmettere e comunicare (magari con un filo di risentimento in meno visto che certi giudizi faranno sempre parte del mondo del calcio) a una tifoseria che ancora oggi nutre enorme fiducia nella nuova proprietà e che - giustamente - le ha concesso tutto il tempo necessario per l’ambientamento.

Perchè i prossimi saranno giorni decisivi, per decidere dove arrivare, certo, ma anche e soprattutto per capire e strutturare il come riuscirci.