Amichevoli inglesi servite. La Fiorentina sta crescendo concretamente. Pioli ora ha un solo obiettivo: il 21 agosto. Dopo il playoff una nuova fase

La bellezza di qualsiasi dibattito, il sale del pensiero democratico, sta nella diversità di vedute. Nel calcio in salsa viola, la dicotomia di giudizio è dentro il Dna dei fiorentini. Dunque nessuna meraviglia se dopo la sconfitta col Leicester e il buon pari col Nottingham, si sia alzato qualche mugugno (per fortuna sono stati una minoranza) rispetto a quei risultati. Tutto secondo copione. E invece le amichevoli oltre Manica sono servite, eccome. Il livello si è alzato anche se il Leicester giocherà quest’anno nella B inglese, ma significa poco. La mentalità che hanno da quelle parti è un’altra storia. Il Nottingham è squadra tosta, il pari dei viola, con metà benzina nel serbatoio in confronto agli avversari, ha raccontato qualcosa di buono. Le indicazioni sono interessanti. La Fiorentina avrebbe meritato di vincere, ha preso una traversa con Dodò ed ha avuto un altro paio di chance. Sabato si chiuderà il trittico all’Old Trafford contro i rossi di Manchester, non occorre aggiungere altro. Pioli ha capito chi è pronto, chi ancora non lo è e chi non lo sarà mai per Firenze. Il calcio è la metafora della vita, gli esami non finiscono mai e chi non li supera deve accomodarsi altrove. Non è cattiveria, solo realtà. C’è posto per tutti, ma poi ci sono le categorie.
La Fiorentina sta crescendo, il lavoro di Pioli si scorge nitido, sempre per chi abbia voglia di vederlo. Ai viola mancano ancora una punta centrale, un centrocampista e un difensore veloce, ma gli altri ci sono tutti. La Fiorentina è indirizzata al gioco, ma non quello scriteriato. La velocità dovrà aumentare, ma si intuisce che quella sarà una strada. Questa Fiorentina merita fiducia perché ha coraggio di attaccare senza rinunciare ad un principio non negoziabile, l’equilibrio tra le due fasi. E poi, se vogliamo sforzarci di parlare di calcio non restando a galleggiare in superficie, non si possono divulgare sentenze il 7 agosto. Per un motivo di metodo e anche di merito. Forse qualcuno non ha preso al volo l’elemento decisivo: Pioli ora ha un solo obiettivo in testa con una data scolpita nella pietra, il 21 agosto. Andata del preliminare che sarà disputata contro ungheresi o ucraini. Il resto non conta nulla. Perché piaccia o no a brontoloni e esteti di basso cabotaggio, questo sarà il primo bersaglio stagionale da non fallire. Dentro o fuori. Per accedere al tabellone della Conference League annata 25/26 non ci sono altre soluzioni. A Pioli piace la poesia, ma è un uomo di prosa, ancorato al terreno. Del calcio conosce tutto, soprattutto le imboscate. Non si può scherzare. In attesa che Pradè e Goretti completino l’opera - speriamo il prima possibile perché il passato dovrebbe aver insegnato qualcosa… -, Pioli finalizza ogni allenamento, test, mossa al 21 agosto.
Dopo si aprirà una nuova fase. Ci sarà tempo per pianificare il cammino del girone europeo, mentre il campionato busserà alla porta. Ci sarà lo spazio per assorbire nel tessuto dei viola i nuovi acquisti. Il viaggio sarà lungo e potrà essere affrontato con la forza della calma e della ragione. Ma prima il 21 agosto. Dobbiamo comprendere questo percorso e fidarci di Pioli.
E’ il Caronte viola. Il traghettatore che porterà la Fiorentina definitivamente fuori dalla condizione del “volere ma non posso”. L’ambizione lampeggia nei suoi occhi. Ci basta.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
© 2025 firenzeviola.it - Tutti i diritti riservati
