260 GIORNI DOPO: MOU VS ITALIANO, ATTO SECONDO

22 agosto 2021, stadio Olimpico: Vincenzo Italiano siede per la prima volta in campionato sulla panchina della Fiorentina, a battezzare il suo esordio c’è José Mourinho, al suo ritorno in Italia. Finirà 3-1 per i giallorossi, in una gara condizionata dall’espulsione a inizio gara di Dragowski. Da quella serata di fine estate i percorsi di Roma e Fiorentina hanno seguito parabole diverse e si incroceranno nuovamente stasera al Franchi dopo quasi nove mesi. Mou e Vincenzo si ritrovano di fronte come due esponenti di due scuole calcistiche diverse: in comune, il quarantaquattrenne di Setubal ed il tecnico ex Spezia hanno quello di aver ridato entusiasmo a due piazze che da tempo non guardavano ai progetti tecnici dei propri club con entusiasmo. A testimonianza di questo, la cornice di pubblico di stasera: più di 30mila spettatori per il Monday night, di cui duemila tifosi romanisti.
Sul campo, le due idee di calcio sembrano essere agli antipodi: la Fiorentina di Italiano ama fare la gara e tenere il pallone tra i piedi, quella di Mourinho sta diventando maestra nello sfruttare alcuni lampi offensivi di Abraham e Zaniolo e capitalizzare i calci piazzati a favore. Raziocinio contro opportunismo: l’incrocio tra i due è l’occasione per vedere a confronto due scuole diverse. Si erano fatti i complimenti prima della gara di andata, il tecnico viola l’ha ribadito al ritorno: “Josè è un vincente perché quello che ha fatto ed è grandioso e continua a dimostrarlo in piazze non facili”. Dopo 260 giorni, con due strade diverse, le loro squadre sono arrivate al match di oggi divise da tre punti. I novanta minuti del Franchi sono uno spareggio per l’Europa ma simboleggiano anche un duello generazionale tra due allenatori estremamente diversi ma con estremo rispetto l'uno per l'altro.
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