POLVEROSI, Per Vlahovic non c'è sciarpa che tenga
Sul Corriere dello Sport è presente un fondo di Alberto Polverosi in merito all’accoglienza che stasera Firenze riserverà a Dusan Vlahovic: “Non è il primo ritorno a Firenze da ex di un grande giocatore, in passato ce ne sono stati altri, ma tutti diversi dal suo. Nel ’91 fu la volta di Roberto Baggio bianconero, che prima rinunciò a battere un rigore (e Mareggini lo parò a De Agostini) e poi, uscendo dal campo, raccolse una sciarpa viola lanciata dalla tribuna e la portò con sé negli spogliatoi. Per qualcuno aveva tradito, per molti altri no e quel giorno il Franchi lo applaudì e lo fischiò (meno). […] Vlahovic invece ha fatto il salto dalla Fiorentina alla Juventus dimenticando tutto e tutti come fanno i professionisti di oggi, freddi manager di se stessi, contano le vittorie (di squadra ma anche e soprattutto personali), contano gli ingaggi, contano le prospettive. […] Fra due anni, forse tre, se la sua crescita proseguirà a questi ritmi e se la Juventus non tornerà ai suoi vecchi livelli, andrà al Real Madrid, al Bayern o al City, lasciando Torino con la stessa naturalezza con cui ha lasciato la Fiorentina.
Così Real-Juventus diventerà per lui una partita come le altre. E’ questo il destino che ha scelto per se stesso”.