POESIO A RFV, Indispettito dalla difesa ma grande reazione
Ernesto Poesio, giornalista del Corriere Fiorentino, è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola durante la trasmissione "Palla al centro", parlando della sfida di ieri sera tra Fiorentina e Parma: "Oggi ne possiamo parlare a mente serena perché siamo passati ma a dieci minuti dalla fine stavamo uscendo contro una (forte) squadra di serie B. Pur non volendo togliere niente ad un grande Parma, la Fiorentina nel primo tempo è stata imbarazzante; abbiamo subito 5/6 contropiedi in campo aperto che potevano far finire il primo tempo sul 4-0 e oggi parlavamo di umiliazione per una squadra che è la finalista in carica. Nel secondo tempo è venuta fuori la qualità superiore e sappiamo bene com'è andata, ma siamo andati ad un passo dalla clamorosa eliminazione".
Cosa le è piaciuto di più e di cosa è stato maggiormente indispettito?
"Mi ha indispettito la fase difensiva, in cui si vedono ancora gli stessi errori, gli stessi gol presi a campo aperto. Io non sono un grande sostenitore del tiki-taka, penso che una squadra si costruisca prima di tutto dal basso, con equilibro e che non possa prendere gol in ogni singola partita. Di positivo mi prendo la reazione, la Fiorentina non ha accettato il destino che si stava consumando in campo. Mi è piaciuto il recupero di Nzola fatto a centrocampo, perché mi ha dato l'idea di una squadra che sentiva di dover ribaltare il risultato".
Su Christensen: "Si deve lavorare sul ragazzo perché è giovane e perché non si può cambiare portiere ogni anno. All'interno di un ciclo il portiere dovrebbe essere un ruolo sempre ben definito. Italiano di lui ha detto che lo vede diverso, magari inizia a capire il modo di giocare e la lingua. Ieri è stato decisivo e l'atteggiamento particolare avuto ai calci di rigori ci ha anche divertiti. Queste malizie mi piacciono e anche se si cerca sempre più spesso di eliminarle penso che facciano parte del calcio".
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