LUCCHESI A RFV, Se Kouamé parte c'è un motivo
Fabrizio Lucchesi, ex dirigente della Fiorentina ed attualmente al Monterosi, ha detto la sua su Radio FirenzeViola su Sofyan Amrabat, uno tra i migliori nello 0-0 dei viola col Napoli, per poi parlare anche degli altri temi in casa gigliata: "Amrabat finalmente sta facendo vedere quello che ci aspettavamo sin dal suo acquisto. Alla fine gli interpreti in campo determinano l'atteggiamento della squadra, cambiando alcuni attori cambia la fisionomia della squadra. Questo è un allenamento di ricchezza perché in questo modo l'allenatore intelligente può far cambiare volto ai suoi. Questo campionato è anomalo ma la cosa bella è che è un'incognita per tutti e questo può rimescolare le carte".
Sull'Europa: "Sulla carta le squadre del girone non sono certamente difficili, ma in campo non ci va la carta, altrimenti la Fiorentina sarebbe già in finale. Di facile non ci sarà nulla in questa Conference League ma le sensazioni sono ottime".
E sul futuro di Kouamé: "Io credo che sia meglio avere un giocatore in più che uno in meno, vedremo se l'Empoli chiuderà questo affare. Io sono sempre stato un fautore dell'asse Firenze-Empoli, anche se hanno club con due realtà diverse. Io però Kouamé me lo terrei. Probabilmente se non lo tengono ci sarà un motivo".
E sulle polemiche tra Spalletti ed il pubblico: "A Firenze c'è il problema di quella panchina. Gli allenatori la maledicono, lì dietro c'è sempre un capannello di persone che ti fanno morbido. Lo stadio è un ammortizzatore sociale degli sfoghi della gente. Colpa della vicinanza tra campo e tribuna? Non direi. Ci sono studi che spiegano come l'abbattimento delle distanze tifosi-giocatori e allenatori portano ad una responsabilizzazione da parte dei tifosi ed una presa di coscenza che non scatta quando si è in presenza di un divisorio dove si innesca un meccanismo simile a quello dello zoo".