Gabbanini: "Palladino diventerà di alto livello ma la Fiorentina deve creare un gruppo di proprietà, ha troppi prestiti"

Leonardo Gabbanini, ex tecnico delle giovanili viola poi capo scouting anche del Tottenham è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Viola Weekend" a partire proprio dal Tottenham arrivato in finale di Europa League: "La finale è il compimento di un percorso incompiuto nel senso che è iniziato due anni, che ha coinciso con la mia partenza in cui però abbiamo scelto l'allenatore. Prima c'era Conte che massimizzò i risultati ma poi la proprietà decise di prendere un allenatore che facesse giocare e divertire e noi lo abbiamo scelto e fu creata una squadra per lui ma nella Premier era un esordiente. Furono presi giovani molto bravi. Poi l'anno scorso partirono bene ma poi gli furono presi giocatori poco adatti al suo gioco. Quest'anno c'è un allenatore con un'idea di gioco che è arrivato a questa finale. Ma è una finale tra le scontente della Premier.
Sei squadre in Champions il prossimo anno? "Questa è la forza economica della Premier, pesa sempre anche se la freghi per una o due stagioni. In Italia da un anno e mezzo, parlo con le varie proprietà. Qui c'è difficoltà e paura a fare qualcosa di nuovo. L'Italia è nel mezzo, siamo tra i migliori, vedi l'Inter in finale di Champions pur con un monte ingaggi che per quella competizione è un miracolo sportivo. In Italia siamo bravi a fare quello ma c'è un sistema con proprietà americane, non parlo solo della Fiorentina, che fanno fatica a livello culturale".
La Fiorentina ha cambiato tanto in estate, da quali giocatori deve ripartire e quali non adatti a Palladino, ad esempio Gudmundsson? "Il Bologna ha Sartori che ha fatto sempre bene e lo trovi in tutti i campi, è un mostro, un professionista top e vive sotto traccia, senza grandi titoli. Ma c'è un problema, queste proprietà pensano che con lo scouting si risolva tutto senza pensare alla gestione del giocatore. Guarda Milenkovic, più basso come gioca ora e molto fisico lo spostano meno, per Italiano serviva invece un difensore più veloce. Oggi ci sono proprietà che vogliono dire la loro e direttori che prendendono di conoscere giocatori senza vederli, l'unico che li vede è Sartori. E questa era la premessa. Io vedo in Palladino uno che può fare il tecnico ad alto livello, lo scorso anno avrei preso lui o Gilardino infatti. La Fiorentina ha trovato giocatori importanti seguendo la vecchia regola portiere-attaccante, devastanti sia De Gea che Kean. Sul primo ci voleva coraggio visto che era stato fermo, il secondo è il migliore centravanti che c'è. Quello che farei è di cercare un gruppo di proprietà viola, non può avere un numero di prestiti così alto. Io vedo risultati importanti rispetto alla programmazione nel creare qualcosa di solido e pur cambiando allenatore puoi vincere"
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