CHIARUGI A RFV, A Jovic servono fiducia e minutaggio

30.09.2022 14:57 di Redazione FV Twitter:    vedi letture
CHIARUGI A RFV, A Jovic servono fiducia e minutaggio
FirenzeViola.it

Luciano Chiarugi, ex calciatore della Fiorentina, ha commentato così durante "Palla al Centro" in esclusiva su Radio Firenzeviola alcuni temi sui viola, tra cui il turnover: "Le rose oggi sono molto più lunghe rispetto al passato, bisogna cercare di essere tutti in condizione sempre. Turnover massiccio perché molti dicono di essere stanchi, ma siamo solo all'inizio e sono ragazzi giovani. Quando si è nel pieno della maturità fisica e mentale, è un piacere giocare. Un ragazzo di 23/24 anni vuole giocare dalla mattina alla sera, ogni squadra deve avere 7-8 certezze che sono sempre in campo. Quando giocavo io non c'erano tutte queste attenzioni. Per me la Fiorentina è una delle squadre più grandi, quando si vinse il campionato eravamo tutti giovani e nessuno ci credeva veramente, ma giocavano sempre gli stessi".

Sull'attacco...
"Kouame è andato benissimo col Verona, ma abbiamo preso Cabral e Jovic con problematiche diverse. Il serbo sembrava che la società fosse entusiasta, però mi sembra che il ragazzo sia un po' troppo nervoso perché non sente fiducia. Bisognerebbe dare fiducia ad uno dei due per 5/6 partite consecutive, sennò non ha spazio e tempo per dimostrare il proprio valore ed entrare nei meccanismi. La Fiorentina ora ha bisogno di trovare serenità nello spogliatoio e nella società.Il rigore con la Juventus psicologicamente ha pesato molto nella testa di Jovic, l'unico modo per cambiare rotta adesso è farlo giocare con continuità per far acquistare fiducia. I rigori si sbagliano, non è un problema, però adesso è nervoso e va recuperato, ed Italiano è molto bravo a farlo".

Sui tifosi...
"Per me ex è bellissimo vedere il Franchi pieno, è uno stimolo enorme per tutti che ti fa entusiasmare. La gente ti incoraggia dal primo minuto, con un pubblico del genere bisogna dare sempre il massimo e tirare fuori gli attributi. Italiano deve anche cercare di cambiare qualcosa sennò c'è il rischio di andare incontro a contestazioni".