BIA A RFV, La Viola non era attrezzata per l'Europa
Giovanni Bia, ex calciatore e agente, ha parlato di Fiorentina a Radio FirenzeViola: "Non mi aspettavo il 4-0 di lunedì, in generale mi aspettavo qualcosa in più in questo inizio di stagione".
Jovic paga ancora l'inattività?
"Secondo me sì, è stata determinante. Anche io mi ruppi il crociato e quando stai tanto tempo fuori ne risenti. Mi auguro ritrovi condizione e affinità con il gol, credo sia un giocatore riconosciuto di livello".
E' possibile arrivare ad Arnautovic?
"Lo voleva lo United questa estate e non è stato ceduto, quindi non credo che il Bologna se ne privi per darlo alla Fiorentina. Poi sarebbe un dramma se gli venisse tolto pure Arnautovic, dopo il periodo che sta attraversando la squadra rossoblù".
Pensa che la Fiorentina si libererà di Ikone?
"Non sta rendendo per come gli altri credevano, bisogna vedere poi se è il modulo che non gli si addice. Sono analisi che devono fare in società".
Kouame che margini di miglioramento ha?
"Ha grandi capacità tecniche, conosceva già il campionato italiano e questo lo ha favorito. Poi se gli altri non stanno rendendo, lui è invece il principe del reparto. Chiaro che lui sta facendo molto bene, deve continuare a farlo. E ha anche mercato".
L'Europa può diventare un'ancora di salvezza per la Fiorentina?
"Dal punto di vista del morale sì. Forse però la Fiorentina non era attrezzata per fare più competizioni. Forse questa alternanza di prestazioni deriva anche dall'avere l'Europa di mezzo".
Che partita si aspetta con gli Hearts?
"Non c'è mai una squadra debole in Europa, ovviamente però la Fiorentina deve tornare a giocare ai suoi livelli, compatta, unita, equilibrata. Vedo una squadra disunita, meno equilibrata, rispetto a quella a cui ci ha abituato Italiano".
Come vede il rendimento della difesa viola?
"E' una fase ancora di costruzione, non si è ancora arrivati a un equilibrio tecnico e tattico. I giocatori non sono ancora amalgamati bene".
Il mercato di gennaio quanto sarà influenzato dal mondiale?
"Secondo me ci saranno tanti talenti che verranno fuori e che al momento sono sconosciuti al grande pubblico. Anche se in Italia i talenti non vengono. Purtroppo il gradimento è sempre più basso, preferiscono andare all'estero. Il campionato nostro non è più così appetibile come prima. Condivido spesso tante opinioni, non c'è più il campionato di una volta, ci sta sorpassando anche la Francia e qualcuno dovrebbe farsi un esamino di coscienza".