BAIESI A RFV, Ritiro a Firenze una scelta strategica
Gianluca Baiesi, ex direttore operativo della Fiorentina, è stato ospite durante “Palla al Centro” su Radio FirenzeViola. Di seguito le sue dichiarazioni, a partire dal Mondiale invernale: “Per certi aspetti è stato positivo, ma non so se lo rifarebbero. Costituirà un precedente, ci saranno tanti aspetti da valutare. Il Mondiale estivo forse è più attraente, ma non escluderei a priori un altro Mondiale d’inverno”.
Su Mihajlovic: “Il ricordo è quello di una persona straordinariamente forte in tutti i suoi aspetti. La prima cosa che ho pensato dopo la triste notizia è stata: se non ce l’ha fatta lui vuol dire che la malattia era veramente forte. Aveva un’energia di vita eccezionale. Non regalava sorrisi gratis, non era facile parlare con lui. Ma ti aspettavi che non dicesse mai niente dietro le spalle. Sai cosa aspettarti da quelli come lui, ci si può lavorare bene. Il ricordo è bello, un dolore forte e diffuso. Ha lasciato una traccia importante”.
Sulla scelta del ritiro a Firenze e non in montagna: “Sono della vecchia scuola, ma non vuol dire che sono sfavorevole ai cambiamenti. Questa decisione non mi sorprende affatto, fa parte del progetto che la società ha in testa, ovvero dare un valore aggiunto all’investimento fatto. Penso che la società aprirà il ritiro ai tifosi il più possibile. Significa dare un grandissimo lustro a un centro sportivo che avrà pochissimi rivali in Europa, anche a livello commerciale. La decisione è in linea con le strategie della società, fermo restando che ritengo comunque che il ritiro sarà condito da più tournée che porteranno la squadra in giro. Ma la scelta è molto significativa, anche prevedibile da un certo punto di vista”.
Conclude: “Ci sarà un incremento del bacino d’utenza enorme rispetto a Moena. Fermo restando che i ritiri di Moena sono stati estremamente piacevoli. È il momento in cui i tifosi si godono da vicino la squadra”.