VIOLA, Il bilancio con le grandi? Da dimenticare
L'alfa e l'omega, lo zenit e il nadir. Oppure, più prosaicamente, dalle stelle alle stalle. La Fiorentina di Paulo Sousa , dopo un inizio di campionato arrembante si trova adesso a vivere un momento complicato dopo i due pareggi consecutivi con Hellas Verona e Frosinone, non certo due corazzate. Nel conto dei punti in classifica ella squadra viola mancano all'appello diversi altri punti. Pesano le gare con Milan e Lazio, ma in generale a gravare sul bottino di punti raccolto finora da Borja Valero e compagni sono soprattuto gli scontri diretti con le big. Eccezion fatta per il doppio confronto con l'Inter (di non secondaria importanza dato che questo vantaggio consente alla Fiorentina di conservare tutt'ora il quarto posto in classifica), gli scontri diretti con le squadre di alta classifica non sono un punto di forza di questa squadra. Un po' come era per la Fiorentina di Prandelli e all'opposto, o quasi, di quella ammazza grandi guidata da Vincenzo Montella.
Tre punti contro il Milan, zero con la Roma, uno con il Napoli e zero (per ora) contro la Juventus. Una tendenza da invertire necessariamente se davvero si vuole ambire all'Europa dei grandi. Fare punti contro le dirette concorrenti è qualcosa di imprescindibile, soprattutto se poi capita di perdere colpi contro le piccole. Come dimostra l'attuale situazione in classifica con l'Inter di Mancini quelli sono punti che valgono doppio a fine stagione. Un ulteriore aspetto legato alla crescita delle ambizioni di un gruppo sul quale Paulo Sousa dovrà lavorare con particolare attenzione, sia in questo finale di stagione che per la Fiorentina che verrà. Che ci piace immaginare sempre più determinata a regalare ai suoi sostenitori la possibilità, almeno quella, di continuare a sognare grandi traguardi.