UN RAGAZZO IN CRESCITA

Dietro alla crescita personale di un calciatore, c’è sempre una grande preparazione. La cura dei dettagli, il superamento degli ostacoli e delle paure più grandi, sono i passi decisivi per fare il salto di qualità necessario, soprattutto se sei un giocatore estremo. E con estremo si intende un portiere. Bartlomiej Dragowski, è la prova di tutto questo. Un ragazzo che prima di fare il suo ingresso negli undici che contano ce ne ha messo di tempo. Ha dovuto mangiare tante bistecche, come si dice a Firenze, sopportare le critiche dopo gli errori di gioventù, riscattarsi in una piazza come Empoli, perfetta per la crescita dei giovani, sino a diventare il promettente portiere molto spesso non così tanto considerato, che in questo momento rappresenta uno dei pochi punti fermi di questa Fiorentina. Finora sono 33 le reti subite dal polacco, il quale, visto l’andamento della squadra e i risultati di certo non entusiasmanti, sta dando il meglio di sé.
In ambito lavorativo, quando si ha la possibilità di migliorarsi con successo e continuità, il merito è in parte anche di chi ti circonda. E quindi ecco che subentra la figura di Pietro Terracciano, affidabilissimo all’occorrenza e perfetto per fare da chioccia al numero 69 viola. Contributo, quello dell’ex Empoli, che sarà ulteriormente implementato dal ritorno in viola di Antonio Rosati, uno che di spogliatoi e portieri se ne intende. Dragowski ha evitato che lo 0-2 incassato con l'Inter si trasformasse in un risultato ben più pesante. Contro la Sampdoria dovrà fare lo stesso, sperando che le minacce blucerchiate siano nettamente inferiori a quelle nerazzurre. Per il futuro, si vedrà. Il contratto scade a giugno 2023, ma quello che si percepisce è un grande attaccamento ai colori, ai compagni, a Firenze. Drago potrebbe prendere spunto, magari, da un personaggio come Emiliano Viviano, innamorato perso della sua Fiorentina. Il portiere del Fatih Karagumruk, ha parlato così oggi a Il Secolo XIX: «Sapete bene che morirò tifoso della Fiorentina e questo a prescindere dall'amore e il legame con la Samp. Oltretutto quest'anno c'è un motivo in più: la Viola ha troppo bisogno di punti per non tifarla». Al cuore non si comanda, speriamo che per Drago valga lo stesso, visto che alcuni giorni fa si è chiesto per quale motivo dovrebbe lasciare Firenze, trovandosi così bene.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
© 2025 firenzeviola.it - Tutti i diritti riservati
