UN POKER DA SOGNO, GRAZIE ALLA BESTIA NERA DEL DIAVOLO
È stata una serata di quelle che non avresti voluto mai lasciare lo stadio, forse per paura che quello che stavi vivendo potesse svanire varcati i cancelli, una serata dove, dopo tanto tempo, almeno io sono tornata a casa senza voce, una serata che godi come un riccio (non so se lo fanno, ma è un modo di dire) perché è arrivata una vittoria inaspettata da parte di una Fiorentina con una difesa improvvisata che affrontava la capolista. Mamma mia che spettacolo! Una sorpresa così gradita che quasi non ci credi e sarei curiosa di sapere se esiste qualcuno che si è giocato la vittoria viola e in questi termini, di sicuro ha vinto molto ed è felice come tutti noi.
In settimana avevo scritto che Italiano avrebbe dovuto trasformarsi in mago più che in allenatore, vista la situazione, e devo dire che il capolavoro gli è riuscito davvero perché gran merito di questo roboante 4-3 è certamente suo. Come avrà dormito in questa settimana pensando di dover schierare Igor e Venuti su Ibrahimovic e Leao? Forse ha avuto qualche incubo ma lo deve aver tenuto per sé perché ai suoi ragazzi ha dato una grande fiducia, una grande forza d’animo che a volte compensa la forza fisica. Sicuramente il Milan porta bene al nostro allenatore visto che lo ha battuto anche lo scorso anno con lo Spezia e si appresta quindi a diventare la bestia nera del Diavolo!
Devo dire che dopo pochi minuti dall’inizio della gara quando Ibra, sempre lui non si sbaglia, ha fatto gol, annullato poi per fuorigioco, mi sono venuti dei bruttissimi pensieri perché immaginavo una serataccia ma poi ci ha pensato il buon Tatarusanu, mai applaudito tanto nemmeno quando vestiva la nostra casacca, a fare un erroraccio e agevolare il vantaggio di Duncan. Il delirio, roba da non credere e da non credere è quello che è stato il proseguo della partita a cominciare dal gol stratosferico insaccato da Saponara. Visto che spesso racconto cosa succede sugli spalti, vi confesso che cominciavano a sentirsi dei mugugni su Ricky, roba del tipo “stasera non tiene una palla”, “cambialo prima che sia troppo tardi” e proprio mentre alcuni si facevano prendere dallo sconforto, lui li ha zittiti facendo esplodere il Franchi. Non ci si credeva!
Poi è arrivato il terzo gol di Dusan e credo che si sia toccato livelli di estasi pura, qualcosa di simile allo storico 4-2 contro la Juve con la gente che abbracciava chiunque avesse d’intorno. A tal proposito vorrei dire che non vedevo uno stadio così pieno e così caloroso da un sacco di tempo, a parte la pandemia, perché ricordo periodi in cui ci lamentavamo di non riuscire a fare il pienone con le big del campionato.
Ma il buon tifoso viola può godersi un’impresa senza soffrire? E per questo Bonaventura deve aver pensato di metterci un po’ di brividi riaprendo la partita con il suo erroraccio, giusto per non far sentire troppo in imbarazzo il portiere rossonero che ci aveva aiutato. Da lì a poco c’è stato il raddoppio e sul 3-2 un po’ di ansia è salita ma è tornato sulla ribalta DV9 e ha calato il poker viola. Che gli dobbiamo dire a Dusan? Come dobbiamo prendere il suo gesto di battersi la mano sul cuore? Prendiamo quel che ci darà ancora questo ragazzo al quale sicuramente non manca l’impegno e la voglia di fare bene.
C’è stato alla fine il tempo di prendere anche il terzo gol con la complicità di Venuti, ma ce l’abbiamo fatta a vincere una partita magnifica dove il cuore e l’abnegazione hanno fatto quello che non ci aspettavamo, dove il gruppo ha stretto i denti e sotto la guida di un grande tecnico è riuscito a battere i ragazzi di Pioli che non perdevano in trasferta da tanto tempo e mai in questo campionato e a mettere in bacheca la prima vittoria viola con una big…e che big, vista la vetta della classifica.
Ma quanto è bella anche la nostra posizione, lo vogliamo dire? Oggi è giusto festeggiare, è giusto pensare in grande, è giusto sentire di nuovo l’aria dell’altitudine lì con i nostri 21 punti.
La Signora in viola