STA PER PARTIRE IL TOTO-ALLENATORE: ITALIANO, SARRI E I GIOVANI EMERGENTI

Mancano ancora due mesi e mezzo alla conclusione della stagione e per la Fiorentina sono aperti tanti scenari. Dal campionato alla Conference alla Coppa Italia. Tutte competizioni (in particolare le coppe) da cui possono arrivare grandi soddisfazioni. Eppure si inizia a parlare con insistenza dell'allenatore del prossimo anno. Del resto, nel calcio è questo il periodo in cui si cominciano a gettare le basi della nuova annata. Il futuro di Italiano appare ancora da decifrare per una serie di motivi, non solo legati al modo in cui verrà conclusa la stagione. Occorrerà capire soprattutto quali saranno le sensazioni, gli umori e ovviamente le ambizioni dell'attuale allenatore viola. Se da una parte del tifo è stato apprezzato il lavoro del tecnico, capace anche di andare oltre le possibilità del gruppo a sua disposizione, un'altra fetta dei fiorentini non risparmia critiche a volte anche dure per la gestione generale delle partite. E' evidente che per andare avanti pure l'anno prossimo serva un clima che non metta ulteriormente in discussione il tecnico alla prima battuta d'arresto. Al tempo stesso però occorrerà vedere se eventualmente sarà lo stesso Italiano a voler provare una nuova esperienza, misurandosi in una piazza altrettanto ambiziosa. In caso di separazione ecco che emergono i primi nomi, le ipotesi che potrebbero rappresentare delle grandi occasioni o delle interessanti scommesse.
L'IPOTESI SARRI - Le dimissioni di Sarri dalla Lazio fanno riaccarezzare un antico sogni per i tifosi viola: il Comandante è toscano, cresciuto nei dintorni di Firenze, con chiare simpatie per la Fiorentina. Per lui stesso, ora sessantacinquenne, potrebbe essere la chiusura di un cerchio. Sarri, maestro della tattica e del bel gioco, è però anche un vincente al di là della disastrosa annata alla Lazio. A Firenze verrebbe solo con un programma tecnico che possa coinvolgerlo e che possa essere funzionale alle sue idee calcistiche. Servirebbe dunque capire se può davvero scattare un feeling tra le parti (Sarri ha comunque lavorato con presidente ambiziosi, esigenti e anche accentratori come De Laurentiis e Lotito) per poi trovare un punto d'incontro con la dirigenza viola.
GLI EMERGENTI - Ci sono poi una serie di ipotesi che riguardano allenatori giovani emergenti ma che (come accadde per Italiano quasi tre anni fa) potrebbero essere pronti per il salto. E' il caso di Alberto Gilardino, apprezzato ex viola che dopo aver portato in A il Genoa, sta continuando a pilotarlo con saggezza in questo campionato, peraltro con un gioco anche ambizioso. Stesso discorso per Palladino che con il Monza adesso ha quattro punti in meno dei viola in classifica. Senza dimenticare Farioli che in questi anni ha acquisito notevole esperienza internazionale guidando il Karagumruk, l'Antalyaspor e poi il Nizza, ora sesto in Ligue1. Tra le idee "pazze" e anche un po' premature c'è quella che porta a Davide Possanzini che sta stravincendo il campionato in C con il Mantova. Di lui, vice di De Zerbi al Sassuolo e allo Shakthar, sono entusiasti in tantissimi, ne parla bene anche lo stesso Italiano, Ma l'impressione è che gli serva ancora una tappa intermedia prima di approdare ad un club come la Fiorentina. Uscendo dagli emergenti, qualcuno (pochi) vorrebbe Rafa Benitez, ora esonerato dal Celta Vigo, puntando sul fatto che un tecnico esperto possa far crescere l'ambiente e la società attirando anche calciatori importanti. Ma francamente era preferibile avere Benitez una decina d'anni fa, nel pieno della sua carriera. Adesso meglio un tecnico giovane, motivato, carico, con idee e entusiasmo.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
© 2025 firenzeviola.it - Tutti i diritti riservati