SARRI, IL FUTURO PUÒ ATTENDERE: FIRENZE GLI STRIZZA L'OCCHIO MA NON LUNEDÌ

24.02.2024 15:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
SARRI, IL FUTURO PUÒ ATTENDERE: FIRENZE GLI STRIZZA L'OCCHIO MA NON LUNEDÌ
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Amato, corteggiato, quasi bramato ma mai come stavolta "gufato". Maurizio Sarri è certo un maestro di calcio che, partendo dal basso, con il suo gioco sempre propositivo ha vinto campionati e coppe minori per poi inserire, nel suo lungo percorso di allenatore, uno scudetto con la Juve e una Europa League con il Chelsea nel palmares.

Di lui la famiglia e gli amici hanno sempre detto che tra i desideri di Sarri c'è di allenare la Fiorentina, anche sfiorata qualche anno fa prima di approdare alla Lazio. Un amore ricambiato da tantissimi tifosi che non disdegnerebbero di vederlo sulla panchina viola nella prossima stagione, magari in uno scambio con Italiano. Fantacalcio insomma per il futuro ma fino a lunedì (e probabilmente fino a giugno in termini di classifica) Maurizio Sarri sarà l'uomo da battere, il maestro che l'allievo deve superare.

Italiano non è mai stato allenato da Sarri, beninteso, ma ha tanti punti in comune come il superagente Fali Ramadani, la fedeltà al modulo e il fatto di essere tecnici associati al bel gioco spettacolare e propositivo anche se in questa stagione sia la Lazio che la Fiorentina non hanno disdegnato un gioco meno offensivo e più cinico, per superare le rispettive difficoltà. A dire il vero i biancocelesti proprio in questo modo hanno già battuto la Fiorentina all'andata, quando solo un rigore prima del triplice fischio decise la vittoria laziale dopo che i viola avevano comandato il gioco per grandi tratti della gara. Ed è un'immagine anche della Lazio attuale, quella vista a Torino che ha vinto 2-0 praticamente in contropiede prima di aver rischiato la debacle per oltre un tempo. 

I numeri di Italiano contro Sarri e contro la Lazio e della Lazio stessa contro la Fiorentina pendono tutti dalla parte dei biancocelesti ma proprio per questo il tecnico toscano tanto amato stavolta è il nemico da battere, il trend da invertire, l'ostacolo da superare per riprendere almeno il settimo posto. Insomma, il futuro (a tinte viola o meno) può attendere.