RISCHIO GIALLO: VIOLA, ADESSO SERVE CALMA E SANGUE FREDDO
Ci sarà più di un avversario contro il quale Beppe Iachini dovrà lottare lunedì sera contro il Brescia. Certo, il rischio infortuni e lo stato fisico della Fiorentina sono due campanelli d’allarme che resteranno in agguato per tutti i lunghissimi 90’ della gara - il primo step decisivo per provare a centrare nel più breve tempo possibile la salvezza - ma ce n’è un altro ben più fastidioso che rischia di complicare i piani dell’allenatore, chiamato negli ultimi 12 turni a dover cambiare spesso squadra per tenere i ritmi di tre incontri a settimana: il cartellino giallo.
Sono infatti ben cinque i giocatori viola diffidati che, pronti-via, lunedì sera avranno su di sé la spada di Damocle del rischio squalifica e sono tutti giocatori che presumibilmente partiranno titolari sia contro la squadra di Diego Lopez che contro la Lazio, cinque giorni dopo (un tempo sufficiente, volendo, per poter riproporre gli stessi undici del 22): parliamo di Chiesa, Duncan, Lirola, Pezzella e Vlahovic. Tutte pedine fondamentali che Iachini dovrà preservare nel modo migliore, per garantirsi un avvio di seconda parte di stagione più tranquillo e soprattutto meno grattacapi nel corso della settimana, quando sarà chiamato a scegliere la formazione iniziale.
Tra i problemi che in effetti potrebbero sorgere fin da lunedì prossimo - al netto di infortuni e squalifiche - ci sarà proprio la difficoltà a proporre uno stesso undici ugualmente competitivo partita dopo partita (è evidente che spesso e volerei i titolari della Fiorentina hanno un tasso tecnico diverso rispetto alle riserve) e le possibili assenze forzate di alcuni tra i singoli migliori - i cinque diffidati appunto - fin dal turno successivo a quello col Brescia potrebbe ancor di più complicare i piani dell’allenatore. Ecco perché mai come questa volta, in campo, servirà usare calma e sangue freddo.