"QUELLI CHE..." VANNO VIA PER VINCERE. PER DV9 UN FUTURO COME...
Considerato che siamo sempre immersi fino al collo nella questione Vlahovic, capisco come sia impossibile per chiunque parli di Fiorentina non affrontare l’argomento e vorrei soffermarmi sulle parole dette da Montolivo. Premesso che non sono fra coloro che “odiano” l’ex centrocampista viola, che ritenevo un buon giocatore, sono però sempre critica con chi non rinnova i contratti e lascia le società di appartenenza a parametro zero, anche se sostengo che le ambizioni e la voglia di guadagnare di più non siano delle colpe ma aspirazioni di tutti. Restano sempre i modi quelli discutibili, non la sostanza.
“I tifosi amano talmente la Fiorentina che vivono tutto come un tradimento e faticano ad accettare che qualcuno possa andarsene” dice il buon Riccardo sul suo caso e su quello dell’attaccante serbo ed è vero perché non è facilmente digeribile separarsi in malo modo, nel calcio come nella vita comune. Ritengo un tradimento non veder riconosciuto alla società che ti ha cresciuto e valorizzato il giusto compenso come, d’altra parte, ritengo un tradimento quello che le proprietà hanno fatto e fanno, o meglio non hanno fatto e non fanno, per far eccellere la nostra Viola e portarla a traguardi che invogliano i calciatori a stare e venire a Firenze.
È infatti il ritornello odioso che molti intonano quando decidono di cambiare maglia e cioè la voglia e il desiderio di andare a vincere qualcosa, la voglia di lottare per il vertice e per l’Europa, quello che facevamo anche noi fino a qualche anno fa. Montolivo stesso ne fece una sua bandiera salvo poi non vederla sventolare perché mi pare che abbia vinto ben poco quando è andato al Milan e l’hanno pure scaricato in maniera non proprio carina. Anche se non sono accanita contro Montolivo, devo perfidamente ammettere che quando penso ad un grande calciatore che vuole andare via da Firenze, oggi Dusan per esempio, “quelli che…”vanno via per vincere e togliersi soddisfazioni altrove, gli auguro la stessa fortuna avuta da Riccardino!
Per essere più cattiva basta che pensi a coloro che hanno fatto dei bei teatrini come Chiesa, che invece calcisticamente le sue soddisfazioni se le sta prendendo sia in bianconero che in azzurro (vorrei metterci un’emoticon con la faccina inferocita!), e al broncio stampato sul suo faccino finché non ha raggiunto Torino (che fa pure rima), la gastroenterite di Bernardeschi che lo tenne lontano dal ritiro viola ma vicino ai gobbi, Kalinic con i ladri in casa che lo fecero fuggire. C’è poi il caso più emblematico di coloro che hanno raccolto gloria lontano da noi: Batistuta dopo anni in viola, è dovuto andare a Roma per vincere uno scudetto. Io mi consolavo anche con la coppa Italia e la Supercoppa vinte, con i suoi gol e la gioia di vederlo giocare, ma mi duole molto quando passano le immagini dei suoi festeggiamenti romani.
Ecco, vorrei che si potesse tornare ad avere obiettivi importanti per ricreare le condizioni in cui i calciatori non sentono l’esigenza impellente di andarsene, la storia di Vlahovic, come potrebbe essere a giugno quella di Milenkovic, ferisce l’orgoglio di chi ama la Fiorentina. Si dice che Commisso abbia rilanciato con un ingaggio super per DV9, che credo però non cambierà idea perché i soldi non compensano i progetti attuali che non sono, purtroppo, quelli di un club d’alta classifica come ambirebbe il serbo...ma anche noi!
Il motto “voglia di vincere” deve appartenerci a cominciare da sabato anche se sarà una partita durissima viste le assenze e Italiano dovrà dimostrarsi un mago più che un allenatore.
La Signora in viola