PRANDELLI E LA PRIMA BOLLA (CHE PROSEGUE FINO A MARTEDÌ). AZZURRI A CASA, CALLEJON...

13.11.2020 16:30 di  Luciana Magistrato   vedi letture
PRANDELLI E LA PRIMA BOLLA (CHE PROSEGUE FINO A MARTEDÌ). AZZURRI A CASA, CALLEJON...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

La Fiorentina prosegue la preparazione con il nuovo tecnico Cesare Prandelli che si è dovuto subito adeguare alle nuove regole imposte dal Covid, mai sperimentate finora. E con tutto il gruppo squadra dovrà rimanere in bolla fino a martedì. Dopo Callejon infatti un'altra positività è stata riscontrata nel gruppo squadra (non un giocatore) così tutti rigorosamente casa e chiesa che in questo caso è il centro sportivo, unico posto dove i giocatori possono andare. Prosegue così anche la quarantena degli azzurri e degli altri nazionali che hanno preferito non rompere la bolla, come hanno fatto invece i due serbi, i tre sudamericani e Amrabat. I loro nomi, come già ampiamente scritto nei giorni scorsi, sono stati trasmessi a Asl (che vieta lo spostamento) e Procura Federale e sull'esito non c'è ancora chiarezza.

Sull'argomento è tornato anche l'ad dell'Inter Marotta sostenendo che è una questione tutta italiana che ha fatto fare brutta figura al nostro paese "la decisione del direttore dell’asl di Firenze e di Roma 1 ha fatto sì che alcune squadre non hanno concesso la disponibilità di alcune federazioni. È stata l’unica nazione in cui è successo, a dimostrazione di come già nel nostro interno esistono problemi nei problemi". In effetti le regole dovrebbero essere uguali per tutti e fa specie sapere Pulgar in Cile (per esempio) quando Biraghi e Castrovilli non possono andare a Coverciano, ma la Fiorentina d'altra parte ha seguito un protocollo - visto il divieto dell'Asl - e così farà fin quando sarà in bolla. Prosegue invece l'isolamento obbligatorio di Callejon, tra i giocatori, e Joe Barone tra i dirigenti, risultati positivi venerdì scorso. Per loro nei prossimi giorni verranno effettuati nuovi tamponi e così il giocatore potrà aggregarsi (se risulterà negativo) al gruppo e conoscere il nuovo tecnico anche se il recupero dei positivi passa per nuove visite mediche e un programma personalizzato che non dà certezza sul rientro vero e proprio.