PRANDELLI: "DOMANI UNA VIOLA DIVERSA: DOBBIAMO DIFENDERCI. LEADER ESPOSTI DA UOMINI"
Vigilia di campionato in casa Fiorentina: i viola, arrivati al secondo giorno di ritiro, domani ospitano alle 20:45 il Sassuolo allo stadio Franchi in una gara che dovrà segnare un riscatto dopo il brutto ko per 3-0 di Bergamo di domenica. In sala stampa ha preso la parola il tecnico viola Cesare Prandelli. Ecco le sue parole:
Se è più forte la rabbia o la paura nella squadra: "La realtà è questa, non ci dobbiamo vergognare per lottare molto, più di ciò che si pensava. Difendersi è una cosa giusta e saggia da fare. Vorrei vedere una sqadra che si rendesse conto che siamo in una situazione delicata: siamo responsabili, non si può ribaltare dall'oggi al domani la situazione. I giocatori hanno avuto risposte positive, domani vedremo una Fiorentina diversa dalle ultime".
Sul ritiro: "La società ha proposto il ritiro e tutti lo hanno condiviso, me compreso. La situazione è complicata perché tutti hanno avuto senso di responsabilità. Qualche confronto in più in questo momento può essere utile".
Sull'importanza dell'esperienza dei più "vecchi": "Abbiamo bisogno di tutti adesso, non è una questione di nomi. Giocando ogni tre giorni non possiamo usare la stessa formazione: dobbiamo avere una fisicità pari agli avversari. Domani affrontiamo una squadra con idee di gioco, che ha concetti chiari da molti anni e noi dobbiamo tirar fuori tutta l'energia possibile, dovremo contrastare con attenzione tattica e irruenza fisica una squadra che è bravissima nel palleggio".
Su come stanno gli infortunati e sui tanti gol presi: "Abbiamo recuperato tutti tranne Duncan, che ha ancora un problema muscolare. Il nostro atteggiamento sarà completamente diverso, specie sulle palle inattive".
Sulla mancata continuità di gioco dopo il gol di Milenkovic nella gara di Bergamo: "Posso solo dire che l'Atalanta sono anni che gioca un calcio interessante e di grande fisicità, abbiamo provato ad agire sulle ripartenze ma spesso non riuscivamo a tenere palla".
Sulla situazione complicata della squadra: "Le difficoltà ci sono, inutile negarlo: ma è in questi frangenti che si vedono gli uomini: la disponibilità che mi stanno dando c'è, dobbiamo trovare più convinzione. Dobbiamo essere bravi a calarci in questa nuova realtà. Ci sono state retrocessioni anche con i grandi campioni per cui è bene calarsi in una nuova realtà. Se si va a cercare le colpe, la situazione rischia di sfuggire di mano".
Se ha paura del momento attuale: "Se la paura è sana, non ho paura. Se la paura ci porta ad essere timidi o succubi allora sì. Ma domani la squadra avrà una reazione forte per superare questa difficoltà. Domani affronteremo una squadra che affronta benissimo tutte e due le fasi, per cui non dovremo avere reazioni di pancia. Dobbiamo ragionare da squadra, non voglio vedere reazioni isteriche".
Su quello che ha chiesto alla squadra: "Voglio una viola ordinata, con linee compatte: se dobbiamo attaccare lo facciamo con rapidità, se dobbiamo difendere lo facciamo tutti".
Sul centrocampo senza cambio di passo: "Quando la linea mediana non accorcia è perché siamo troppo schiacciati. Nessuno può risolvere sempre da solo le situazioni di campo".
Sui leader della squadra più attempati: "I leader ci sono ma ora bisogna che la squadra prenda consapevolezza delle proprie difficoltà, in questi giorni i giocatori si sono esposti e hanno parlato da uomini. Domani, per questo, voglio vedere una squadra con attributi".
Su quanto di suo sta vedendo nella Fiorentina: "Quando pensi di proporre un calcio più ragionato c'è bisogno di tempo, il mio obiettivo è vedere al più presto una squadra con in campo una sola idea".
Sul sistema di gioco di domani: "Ormai le squadre difendono compatte, i moduli hanno sempre meno valore. Non basta dar fastidio al portatore di palla della squadra avversaria. Ribadisco: la squadra, che ha 2-3 idee, deve fare ciò che sa con velocità e determinazione".
Se il problema della squadra è tattico o mentale: "E' una situazione che va di paripasso, tante squadre non sono abituate a giocare con un obiettivo minimo. Se noi ci caliamo in questa realtà, giocheremo al meglio"