NUOVO CENTRO SPORTIVO, TERMINI SLITTANO A 3/6 MA FILTRA OTTIMISMO

13.04.2020 11:00 di  Luciana Magistrato   vedi letture
NUOVO CENTRO SPORTIVO, TERMINI SLITTANO A 3/6 MA FILTRA OTTIMISMO

Mercoledì la Commissione medica Nazionale determinerà in che modo riprendere gli allenamenti appena il Governo darà il via libera è mai come ora sarebbe stato necessario un centro sportivo in piena regola, completo cioè delle strutture per dormire (foresteria e ristorante) per tenere sotto controllo e isolare i giocatori, almeno in un primo momento. Rocco Commisso è la prima opera alla quale ha pensato, non certo per il Coronavirus intendiamoci, e forse proprio con il virus dovrà fare i conti per vederlo nascere. I 25 ettari di terreno già comprati sono lì in attesa di vedere realizzati i 10 campi da calcio (di cui due con tribune), le palestre, la piscina, lo studio medico, la sede e gli uffici per tutti i comparti, la sala conferenze, la foresteria e il ristorante. Oltre alle opere di urbanizzazione intorno. L'architetto Marco Casamonti sta elaborando il progetto definitivo in tutti i suoi dettagli, ogni volta che il presidente era a Firenze insieme hanno iniziato anche a scegliere i materiali, le ditte e quant'altro.

La data per iniziare i lavori era massimo a settembre 2020 che per il fast fast fast Commisso si tramutava in luglio 2020, con l'amministrazione pronta a sveltire la pratica per quanto di sua competenza, termini amministrativi da rispettare a parte. E proprio su questi termini sta incidendo il virus visto che il Governo giustamente ha previsto lo slittamento al 3 giugno di scadenze e adempimenti burocratici. Così dovrà essere anche per i termini per la variante urbanistica (in fase di osservazioni) relativa ai terreni della Fiorentina. Ma dal Comune di Bagno a Ripoli, ora alle prese con le problematiche che il Coronavirus ha creato e continua a creare alla cittadinanza (nel territorio tra l'altro c'è uno degli ospedali fiorentini più grandi, dove si combatte il Covid) filtra ottimismo perché il sindaco non perde le speranze di poter ancora rispettare quell'ultima scadenza, rispondendo il prima possibile alle osservazioni e cercando di risolvere eventuali ostacoli, anche perché con le scadenze è prorogata anche la validità di permessi già dati. Giorno più giorno meno, insomma, questo brutto 2020 qualcosa di buono potrebbe ancora regalarlo.