NUOVE APERTURE E VECCHI TIMORI
Con il ritorno in città di Franck Ribery la Fiorentina è di nuovo al completo. Oltre al francese, al centro sportivo Astori che ha riaperto le porte ai calciatori si sono rivisti anche i dirigenti, segno di un lavoro che è ripreso in mezzo a tutte le difficoltà del caso. Dopo la notizia dei 6 tamponi positivi la Fiorentina è tra le squadre ancora alle prese con il virus, al pari di Torino e Sampdoria, mentre se l'Inter ha già fatto sapere di essere priva di positivi in casa Milan si è solo intuito che per qualcuno il contagio non è ancora passato.
Ed è chiaro che la ripartenza di questi giorni con i casi di positività non favorisce grandi slanci di ottimismo verso la ripresa del campionato, o forse fa un effetto simile alle immagini dei Navigli di Milano che tanto hanno fatto arrabbiare il Sindaco Sala, fatto sta che il vento intorno al calcio sta cambiando. Dall'intervento dell sottosegretario alla salute Sandra Zampa ("Si va verso una prima soluzione per gli allenamenti delle squadre di calcio; successivamente, se dopo il 18 maggio i dati epidemiologici saranno positivi e confermeranno il trend di decrescita, si potrà eventualmente valutare una riapertura del campionato di calcio") all'esito positivo tra l'incontro tra FIGC e Comitato Scientifico tutto sembra propendere verso un finale di stagione che possa anche scavallare il 2 agosto, consentendo a tutti di gestire le positività di questi giorni.
D'altronde, com'era facile intuire, l'esempio tedesco ha convinto altri a fissare date per la ripresa, come la Spagna, o come la stessa Polonia che tornerà in campo a fine maggio. Guai a pensare di avere un traguardo fissato, una data certa, perchè tutto sarà più chiaro dopo i risultati concreti alla fase cominciata soltanto qualche giorno fa, ma intanto la strada sembra tracciata dopo settimane di sportellate tra sport e politica. La voglia di tornare in campo trova nuove aperture ed è un po' meno difficile fare i conti con i vecchi timori di un contagio non del tutto scomparso.