MENO MALE CHE CERCI C'È
Con l'arco e senza frecce. Tosta, beccare il bersaglio. Tosta, segnare a Julio Cesar. La Fiorentina spuntata non fa neanche più notizia, tale è la penuria e la moria d'attaccanti in questa stagione. Come detto, però, quando ci si mette anche la sfiga è tosta rialzarsi e andare avanti. Ripensare al fax di El Hamdaoui, ritornare con la mente alla possibilità di prendere anche un gregario come Pozzi e Caracciolo, fa ritornare ancora l'amaro in bocca. Senza scomodare la classe di Chamakh, s'intende, i muscoli, i centimetri ma soprattutto i chili di Zohore certo non bastano per sperare e far respirare le punte. Amauri, uno ed uno soltanto nel reparto dei centravanti, è stato squalificato e salterà l'Inter. Non solo: la contrattura di Jovetic, costringerà l'unica stella viola a dare forfait al 99% contro la banda Stramaccioni.
Dulcis in fundo, restano l'incerto Ljajic ed il più che discontinuo Cerci. Mica prime punte, mica attaccanti doc: il primo è una seconda punta, un rifinitore che ancora deve trovare la sua identità ed i colpi giusti per affermarsi in Italia. Una punizione, non può certo far primavera. Che dire di Cerci: dalle galoppate al quasi azzurro di inizio stagione, è finito nel limbo prima e nel dimenticatoio poi. E' la sua grande occasione, per farsi perdonare. Almeno loro, seppur non centravanti docg, ci sono, visto che le riserve rispondono oggi ai nomi di Acosty e Zohore. Mica facile, però, quando davanti il bersaglio è piccolo piccolo da infilare e le frecce all'arco scarseggiano.