LE PAROLE DI CESARE LASCIANO BASITI COME IL GIOCO VIOLA
Non so da che parte cominciare ad incavolarmi e chiaramente non è una bella considerazione perché vuol dire che ieri non è andato bene niente né in campo né fuori dal campo. Mi resta ormai di una pesantezza fisica e mentale inimmaginabile guardare le partite della Fiorentina e non riuscire a trovare quelle due ore di svago e spensieratezza che il calcio dovrebbe donarci, ancora di più ora che siamo chiusi entro confini che ci tolgono libertà e che, stai a vedere, fanno si che la colpa della triste situazione viola sia dei tifosi. Più volte è stato tirato in ballo che gli spalti vuoti non aiutano la squadra, come se le altre partecipanti al campionato non avessero lo stesso problema, come se ieri a Bergamo l’Atalanta fosse felice di non avere il contributo dei suo calorosissimi supporters, ma ha vinto lo stesso nonostante venisse dall’impegno in Champions e abbia qualche mugugno nello spogliatoio.
Ieri è ritornato sull’argomento anche Prandelli legando l’assenza del tifo alla precaria forma di Ribery, tanto stimolato dalla presenza del pubblico. Io rimango basita davanti a tali esternazioni e credo che FR7, dall’alto della sua esperienza e professionalità, dovrebbe trovare le motivazioni in sé stesso e nella squadra dove gioca…e qui casca l’asino! Non è che gli stimoli non glieli dà questo gruppo e la mancanza assoluta di gioco e di obiettivi importanti? Propendo per questa ipotesi che mi pare accomuni, purtroppo, tanti e troppi calciatori viola. Se cambiando tre allenatori il risultato non è cambiato, non sarà che i ragazzi non sono proprio all’altezza della situazione? Capisco che lottare per non retrocedere non sia il massimo, ma possibile che non siano in grado di giocare meglio? Possibile che nessuno faccia passare per le loro testoline che devono avere più rispetto per questa maglia e la sua gente? Cari tutti, ringraziate invece che i tifosi siano costretti a stare sul divano e non siano possibili assembramenti perché siamo veramente arrabbiati e stufi di sentire considerazioni irritanti.
Anche ieri si è visto quanto manchi un attaccante e la prova è il solo gol al 98’ da parte di un difensore su quattro partite giocate dal ritorno di Cesare che è valso un punto, l’unico della sua nuova gestione che purtroppo non ha portato la men che minima scossa nell’ambiente. Di contro si prendono gol da tutti e mi fa rabbrividire sentire il Mister che dice “sul 3-0 ci siamo liberati dai fantasmi”. Ma come liberati, Cesare, i fantasmi o meglio i mostri della B sono lì che ci guardano e ci stanno col fiato sul collo e non ci vedo proprio niente di liberatorio. Abbiamo giocato con cinque difensori e un solo attaccante, ma non abbiamo difeso né fatto ripartenze in contropiede.
Purtroppo, è da tempo che scriviamo le solite cose, si potrebbero fare dei copia incolla della delusione, ed occorre che qualcuno si faccia sentire non solo per fare chiamate in campo di congratulazioni (per questo spende poco di telefono!), ma anche per strigliare la ciurma e far presente che chi se ne vuole andare lo farà solo dopo che ha sputato sangue per risollevare le sorti viola. Il mini ritiro, per ora fino a mercoledì, è già un buon segnale.
Resta poi da capire quale sarà la decisione che verrà presa su Pradè e sul prossimo mercato di gennaio. Sono stati fatti così tanti errori che non sarà semplice rimediare a tutti, ma occorre cambiare strada anche nel settore tecnico e stavolta farlo mirando ad un futuro di maggiori soddisfazioni. Credo anche che sia il momento di concentrare le energie solo sulla squadra perché parlare sempre di infrastrutture mi pare ci faccia deviare dal vero problema. Va bene lo stadio nuovo, ma personalmente posso continuare a prendere freddo e acqua, le insolazioni, i vicini ingombranti ed i bagni non proprio igienici ma non posso continuare a vedere la Fiorentina in queste condizioni.
La Signora in viola