LA VIOLA INGRANA LA QUARTA: IL CHINO È SEMPRE PIÙ LEADER

Ormai fare a meno del “Chino” per Cesare Prandelli sembra quasi impossibile. Del resto le ultime prestazioni di Martinez Quarta hanno confermato che dopo un normale periodo di ambientamento, il l’argentino si è calato quasi alla perfezione della nuova realtà viola. Che giochi come terzo di destra o come centrale oppure, come avvenuto a Torino, a sinistra, l’ex River ha dimostrato di essere pressoché a suo agio, svolgendo a dovere tanto il classico compito di difensore che, in alcune circostanze, riuscendo perfino a spingersi palla al piede nella metà campo avversaria. Due sono, ad oggi, le azioni che meglio fotografano la crescita dell’argentino: la palla recuperata contro il Cagliari che ha dato il la a all’azione per il successo della Fiorentina confezionato sull’asse Callejon-Vlahovic e, di recente, la percussione sulla destra contro l’Inter che ha portato alla traversa di Bonaventura.
E in effetti quella contro i nerazzurri - nonostante il ko e le due reti al passivo - è stata l’ennesima prova convincente per Martinez Quarta, che per la prima volta da quando gioca a Firenze ha ottenuto la percentuale più alta dei passaggi accurati andati a buon fine (ben il 90%, ovvero 47 su 52). Non male del resto anche la prestazione sul piano dell’intensità: dopo Amrabat, lo specialista nel settore, il “Chino” è stato quello che ha corso più di tutti in campo contro l’Inter, ovvero 11,57 km, ottenendo anche il secondo miglior sprint sullo scatto pari a 30,73 km/h (meglio di lui ha fatto solo Venuti). Numeri, dunque, che testimoniano come sotto l’aspetto fisico il numero 2 si stia imponendo all’interno di una difesa che, ultimamente, è stata meno irresistibile del solito. Pezzella da inizio anno sta mostrando qualche amnesia di troppo e anche Igor, nello scatto di Hakimi al 51’, non è parso impeccabile.
Ecco perché in vista di Genova (e in attesa del responso della Corte d’Appello sulla squalifica di Milenkovic, in arrivo tra oggi e domani), Martinez Quarta si ricandida fortemente ad una nuova maglia da titolare, che sarebbe la terza consecutiva dopo quelle contro Torino e Inter (l’ex River in realtà ha sempre giocato almeno 1’ nelle ultime sei partite, a testimonianza di una continua crescita nell’economia del gioco di Prandelli). In che ruolo? Se Milenkovic sarà assente la mattonella sarà quella di destra vista venerdì, in caso contrario non è escluso che possa giostrare dal lato opposto, con Igor destinato alla panchina.
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